Decisione presa. Almeno di improvvisi cambi di strategia, nei prossimi giorni il Catania comunicherà che Luca Tabbiani sarà il nuovo allenatore del club rossazzurro. Una scelta, quella della dirigenza etnea, che ha spiazzato buona parte di una tifoseria che attendeva, sperava e forse credeva che si sarebbe puntato su un tecnico con una maggiore esperienza. […]
Luca Tabbiani verso la panchina del Catania. Attesa per riconferme e mosse di mercato
Decisione presa. Almeno di improvvisi cambi di strategia, nei prossimi giorni il Catania comunicherà che Luca Tabbiani sarà il nuovo allenatore del club rossazzurro. Una scelta, quella della dirigenza etnea, che ha spiazzato buona parte di una tifoseria che attendeva, sperava e forse credeva che si sarebbe puntato su un tecnico con una maggiore esperienza. Una preferenza che da un lato lancia un segnale forte da parte della proprietà, dall’altro, però, si prende la totale responsabilità di essere oggetto di critiche nel caso in cui la gestione Tabbiani non dovesse dare dei risultati convincenti. In realtà, come sempre accade nel calcio, qualsiasi scelta avesse fatto il duo Grella-Laneri sul successore di Ferraro, sarebbe stata oggetto di eventuali malumori. Riconfermare l’allenatore di Vico Equense avrebbe, in caso di flop, generato sempre polemiche. Dunque, poiché qualsiasi strada si fosse percorsa avrebbe potuto generare delle critiche, la dirigenza ha fatto quel che deve fare ogni proprietà forte: ha deciso secondo la propria visione e programmazione.
Tattica
La scelta di Tabbiani dovrebbe dare continuità dal punto di vista tattico. Il tecnico genovese, infatti, predilige come modulo il 4-3-3 con esterni veloci e un centrale d’attacco di peso. A prescindere dalle scelte tattiche, quello che conterà è che tipo di squadra gli verrà consegnata. Ad oggi la società non ha ancora dato segnali a nessuno dei 29 giocatori che nella passata stagione hanno centrato la promozione in Lega Pro. Logico che sia così. Riconferme e addii dovrà deciderle il nuovo allenatore in collaborazione con la ds etneo. Il giudizio del tecnico sarà, quindi, determinante per capire chi anche il prossimo anno continuerà a vestire la maglia del Catania. Qualche indiscrezione c’è, ma occorre prenderla con le pinze. Rapisarda, avvistato in sede lo scorso giovedì pomeriggio, Lorenzini e Sarao sembrano tra i confermati. Qualche dubbio, invece, per Palermo e Rizzo, mentre Giovinco, Litteri e De Luca potrebbero dovere fare la valigie.
Budget
Altro segreto da svelare è quello legato a quanto Ross Pelligra vorrà investire per la stagione 2023/24. Su questo punto esistono due scuole di pensiero. La prima crede che solo con un investimento importante si può ambire a conquistare subito la promozione in serie B. A tal riguardo, però, non esistono prove scientifiche a sostegno di questa tesi. Basti pensare che l’ultima matricola del girone C a centrare la promozione dalla Lega Pro alla B è stata la Salernitana nel 2015. La seconda scuola di pensiero ritiene che per fare una squadra competitiva non serve un budget enorme, ma pazienza, lungimiranza e un buon direttore sportivo. Ci azzardiamo a pensare che la dirigenza del Catania abbracci quest’ultima visione. Non a caso lo stesso ds rozzazzurro, Antonello Laneri, poche settimane fa ammise che la società avrebbe atteso la chiuse delle liste delle squadra di serie A e B per fare determinati colpi di mercato. A questo occorre aggiungere che dall’arrivo di Grella & co., il modus operandi della società rossazzurra è cambiato. Non sono i giocatori e i loro procuratori a dettare le regole, ma la proprietà del club che non è disposto a cedere a diktat o a diventare protagonista di aste al rialzo per aggiudicarsi le prestazione di un qualsiasi calciatore. Catania, calcisticamente parlando, sta tornando a essere una piazza importante e solida a livello economico. Quindi, chi vorrà giocare sotto le pendici dell’Etna dovrà accettare l’offerta del club rossazzuro e non viceversa come accaduto troppo spesso in passato. Anche questo fa parte della sostenibilità più volte predicata da Grella: nessuna follia per costruire una squadra competitiva, ma concretezza e razionalità per portare uomini che abbiamo fame e voglia di dare il massimo per il Catania.