Nella maggior parte dei presidi ospedalieri della provincia di agrigento vi è un'assoluta carenza di medici specialisti in anestesia e rianimazione. La constatazione è del presidente del gruppo parlamentare udc, lillo firetto, componente della commissione sanità dell'ars, che ha presentato un'interrogazione urgente all'assessore regionale per la salute. "la grave carenza di anestesisti rianimatori si è aggravata in modo determinante, a fronte di una domanda di servizi che è di contro sensibilmente aumentata, vede in servizio solo 19 unità per le quali sono stati pubblicati i bandi di concorso.
Agrigento, ospedali senza medici specialisti
Nella maggior parte dei Presidi ospedalieri della provincia di Agrigento vi è un’assoluta carenza di medici specialisti in anestesia e rianimazione. La constatazione è del Presidente del Gruppo parlamentare Udc, Lillo Firetto, componente della Commissione Sanità dell’Ars, che ha presentato un’Interrogazione urgente all’Assessore regionale per la salute. “La grave carenza di anestesisti rianimatori si è aggravata in modo determinante, a fronte di una domanda di servizi che è di contro sensibilmente aumentata, vede in servizio solo 19 unità per le quali sono stati pubblicati i bandi di concorso.
Le istanze di partecipazione sono state circa 50 – si legge in una nota -ma nel corso dell’ultimo anno, per via di dimissioni ed assunzioni di incarichi a tempo indeterminato presso altre Aziende sanitarie , la situazione è rimasta critica. L’attuale situazione nei diversi presidi ospedalieri agrigentini vede ad esempio a Licata, nove specialisti in pianta organica ma di fatto ne sono presenti solo quattro di cui una con limitazioni. La situazione va un po’ meglio a Canicattì dove in pianta organica sono previste otto unità ma ne sono presenti solo cinque di cui una con orario ridotto mentre all’ospedale di Agrigento la situazione di grande difficoltà è acuita dalle dimissioni di un’unità, dall’infortunio sul lavoro di un’altra unità e dal pensionamento di un altro medico specialistico.
“Questa grave situazione – spiega Lillo Firetto non consente di garantire interventi d’urgenza mirati a salvare la vita. Occorre trovare una soluzione che non è più possibile rimandare”.