Confronto all’Università di Catania tra il rettore, Francesco Priolo, e i rappresentanti degli studenti in Senato accademico e in Consiglio di Amministrazione. Alla base dell’incontro la volontà di fare chiarezza e l’agitazione annunciata contro il taglio agli appelli per gli esami. «Il testo del nuovo regolamento proposto dalla Commissione Didattica, composto da 37 articoli – […]
Il rettore dell’Università di Catania incontra gli studenti. Priolo: «Manterremo gli appelli previsti fino ad oggi»
Confronto all’Università di Catania tra il rettore, Francesco Priolo, e i rappresentanti degli studenti in Senato accademico e in Consiglio di Amministrazione. Alla base dell’incontro la volontà di fare chiarezza e l’agitazione annunciata contro il taglio agli appelli per gli esami.
«Il testo del nuovo regolamento proposto dalla Commissione Didattica, composto da 37 articoli – ha ricordato il Magnifico – è frutto di un lavoro che dura da oltre un anno, con il coordinamento dei miei delegati e il contributo fattivo dei rappresentanti dei dipartimenti, degli studenti nominati dalla Consulta e del personale tecnico-amministrativo. Da luglio in poi la bozza è stata al vaglio degli Organi di governo, per eventuali modifiche ed emendamenti. Martedì scorso è pervenuto il documento proposto dalla Consulta degli Studenti, pertanto ho immediatamente sospeso l’iter di approvazione per prenderne visione con la dovuta attenzione».
Il rettore ha ascoltato quelle che sono le esigenze e le divergenze di opinione per cercare di trovare un punto di incontro. «Per sgombrare il campo dagli equivoci – prosegue Priolo – ho intenzione di proporre agli Organi Collegiali di governo dell’Ateneo che il nuovo regolamento didattico mantenga il numero degli appelli previsto fino ad oggi. Sono 10, il numero più alto in Italia in assoluto: Bologna, Palermo e Messina, tanto per portare alcuni esempi, ne prevedono 6; Padova 5 e Venezia Ca’ Foscari addirittura 4. L’intenzione della Commissione era quella di allineare il nostro ateneo agli altri, ma sosterrò la richiesta degli studenti di lasciarlo invariato. E proporrò anche che venga cancellato l’articolo che prevede la possibilità per i dipartimenti di introdurre il “salto di appello” in caso di bocciatura. Considero che queste richieste di emendamento contribuiscano all’ottimale approvazione di un regolamento che scaturisce da un lungo lavoro condiviso e partecipato».
Apertura, dunque, e condivisione nelle scelte per il prof. Francesco Priolo con la popolazione studentesca a prescindere dalla manifestazione di piazza prevista. «In questi anni – continua – tutte le istanze presentate dai rappresentanti degli studenti sono sempre state discusse nelle sedi legittime, ciascuno di loro ha preso parte attiva al processo di miglioramento che da qualche anno l’Ateneo ha messo in campo. Penso, ad esempio, alle misure premiali del merito, ai buoni libro, agli abbonamenti agevolati al trasporto pubblico, ai fondi destinati alle vostre associazioni, all’ammodernamento delle aule, ai corsi di lingue straniere gratuiti, all’istituzione dello spazio di ascolto e al raddoppio delle cifre destinate alla mobilità internazionale. Comprendo le difficoltà che tutti i nostri studenti hanno attraversato in questi anni – conclude – intuisco timori e paure di molti. Ma chiedo a tutti di avere fiducia, perché il nostro obiettivo è davvero quello di permettervi di coronare i vostri sogni».