La notizia di una imminente scarcerazione circola da qualche settimana. Ma non tutti sono d'accordo
Cuffaro ai Servizi Sociali? Ma c’è chi dice no
LA NOTIZIA DI UNA IMMINENTE SCARCERAZIONE CIRCOLA DA QUALCHE SETTIMANA. MA NON TUTTI SONO D’ACCORDO
Da qualche settimana, in ambienti ben informati, circola con insistenza una indiscrezione, che però, i legali di parte, definiscono “priva di fondamento”. La notizia sarebbe quella secondo cui l’ex Presidente della Regione siciliana, Salvatore Cuffaro, presto potrebbe uscire dal carcere per finire di scontare la pena in affidamento ai Servizi sociali.
Secondo molti osservatori, la notizia, al di là delle dichiarazioni ufficiali, sarebbe verosimile anche perché, appare, invece, ‘inverosimile’ che debba essere solo Cuffaro a pagare per tutta la politica siciliana, bella o brutta che sia. E, anche perché, alla fine, ha già scontato una parte- con tutte le sofferenze del caso- della pena inflittagli (è in carcere dal Gennaio del 2011 in seguito alla condanna a sette anni per favoreggiamento aggravato nell’ ambito dell’ inchiesta sulle talpe nella Dda).
Tuttavia in alcuni ambienti ambienti giudiziari l’ipotesi di una imminente scarcerazione di Cuffaro viene smentita. Tanto è vero che da qualche settimana le voci che corrono e si ricorrono sulla possibile liberazione dell’ex Presidente della Regione, vengono regolarmente stoppate da Roma. Quasi come se la fine della restrizione carceraria di Cuffaro, per qualcuno, possa acquisire un sapore politico di rivalsa.
Per la cronaca, va detto che lo schieramento politico dell’ex Governatore, benché nominalmente presente (Udc), è nei fatti scomparso. Tutti gli uomini di Cuffaro, tranne pochissime eccezioni, non sono più al centro della politica siciliana. L’ex Ministro Saverio Romano (oggi parlamentare nazionale eletto nel Pdl), ad esempio, e uno sparuto gruppo di deputati regionali. Per il resto del cuffarismo in Sicilia rimane ben poco. Anche perché la mannaia giudiziaria si è abbattuta su quasi tutto gli esponenti di spicco dell’ala cuffariana dell’ Udc. Lo stesso Romano è stato inquisito per mafia e poi prosciolto.
Non si capisce, insomma, quale ‘pericolo’ dovrebbe rappresentare una eventuale fuoriuscita dal carcere di Cuffaro. Soprattutto alla luce del fatto che altri personaggi sui quali pesano ombre non indifferenti non sono mai stati toccati, o appena sfiorati, dalle indagini giudiziarie. E, alcuni addirittura assolti.
Aggiornamento 8 Ottobre:
La notizia anticipata ieri da Linksicilia è confermata ufficialmente: il Tribunale di Sorveglianza di Roma deciderà sulla scarcerazione il 17 Dicembre.