Il punto nascita di pantelleria è chiuso. Ma ieri, nellisola, è venuto alla luce un bambino. Come sono andate le cose è difficile dirlo. Ci sono i comunicati ufficiali e ci sono le notizie che trapelano dalle testimonianze della gente che raccontano una verità del tutto diversa da quella dei roboanti comunicati ufficiali.
A Pantelleria ieri un parto in emergenza
Il Punto nascita di Pantelleria è chiuso. Ma ieri, nellisola, è venuto alla luce un bambino. Come sono andate le cose è difficile dirlo. Ci sono i comunicati ufficiali e ci sono le notizie che trapelano dalle testimonianze della gente che raccontano una verità del tutto diversa da quella dei roboanti comunicati ufficiali.
Cominciamo dallufficialità. Fiocco azzurro sullisola di Pantelleria – leggiamo in un comunicato ufficiale – il 03/07/2013 alle ore 4.30 è nato un bambino presso il Presidio Ospedaliero ‘B. Nagar’ di Pantelleria. Il percorso nascita, regolarmente operativo per i parti fisiologici a basso rischio, ha già attivato miglioramenti organizzativi come lorganizzazione delle visite morfologiche in loco e sono avviate le azioni necessarie a potenziare le risorse umane del Presidio nelle more della definizione, da parte della Commissione Salute a Roma, del Progetto Interregionale Isole Minori le cui linee guida sono già state esitate dalle tre Regioni capofila: Sicilia, Veneto, Toscana.
Un benvenuto in famiglia al piccolo.
Stando alle testimonianze scarne che siamo riusciti a raccogliere, le cose non sarebbero andate così. Parliamo di testimonianze scarne, perché a Pantelleria i medici vivono in un clima di paura. A quanto ci risulta, il Pronto soccorso era poco funzionante. Il parte sarebbe stato precipitoso. Non possiamo dire altro, perché lAzienda ospedaliera di Trapani tiene docchio i medici che, per timore di rappresaglie, tengono la bocca chiusa.
Insomma, nella sanità di Pantelleria si vive in un clima di democrazia compiuta…
Quello che possiamo dire è che i medici che operano nellospedale di Pantelleria non sembrano molto contenti del modo in cui sono costretti a lavorare. Le cronache interne alla sanità siciliana raccontano di dimissioni. E raccontano anche di una burrascosa telefonata tra Giovanni Bavetta, direttore del dipartimento Materno infantile di Trapani e un medico incazzato nero a causa delle condizioni critiche in cui è costretto ad operare.