Commercio a Palermo: gli ambulanti scrivono al Sindaco

Commercianti abusivi a Palermo: chi ha ragione e chi ha torto? Da una parte c’è la legge, dall’altra parte c’è la fame. Da una parte c’è chi paga le tasse e non vuole subire la concorrenza sleale. Dall’altra parte,nella stragrande maggioranza dei casi, c’è chi sbraca il lunario. Trovare una via di mezzo non è facile. Soprattutto da quando la ‘Filosofia tedesca’, che non è quella di Kant ed Hegel, ma il rigorismo, in buona parte ottuso (leggete l’articolo che il nostro Gabriele Bonafede ha scritto oggi sul comportamento dell’Unione Europea con la Grecia), voluto dalla Germania imperversa in tutto il vecchio Continente.

In Italia, chiunque ha a che fare con l’Unione Europea ha problemi. Soprattutto al Sud. Da pescatori agli agricoltori, dalle industrie all’artigianato, dal commercio alla vita di ogni giorno.

Anche i commercianti abusivi sono sotto tiro. Non solo a Palermo, ma in quasi tutte le città d’Italia. E se a napoli il Sindaco Luigi De Magistris sta provando a trovare una soluzione anche per i diseredati, a Palermo le soluzioni si trovano solo pe ri potenti che riescono a farsi approvare dal Consiglio comunale i Piani particolareggiati ‘su misura’…

Ma, Palermo a parte, i nuovi ‘Padroni’ del nostro Paese hanno deciso di eliminare il commercio abusivo: cosa santa e giusta se si offrisse ai cittadini un’alternativa (a parte quella mafiosa, ovviamente). Ma l’alternativa non c’è.

A Palermo la polemica infuria. L’amministrazione comunale, con un’ordinanza, ha proibito il commercio abusivo. Gli ambulanti hanno scritto una lettera al Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e agli assessori comunali Giusto Catania e Marco Di Marco.

“Ribadiamo – scrivono gli ambulanti – in primo luogo la richiesta di sospensione dell’ordinanza n. 169 del 03.05.13 con la quale è stato disposto il divieto del commercio ambulante, tra gli altri, nella via Cavour e via Volturno. Non ci sono a nostro parere motivi di ordine pubblico, di igiene, di decoro che giustifichino il divieto del commercio ambulante nelle vie predette; mentre è possibile approntare una regolamentazione”.

“Ad ogni buon conto – prosegue la nota dei commercianti ambulanti – considerata la complessità della odierna trattativa che, di certo, non vedrà soluzioni immediate, riteniamo che la decisione di sospendere l’esecutività dell’ordinanza predetta, fino a quando non si raggiunga una composizione delle diverse esigenze, sia espressione di una iniziale e reale apertura di codesta Amministrazione comunale alla richieste degli ambulanti”.

Gli ambulanti denunciano una recrudescenza di atteggiamenti “razzisti”. E aggiungono che le “zone indicate dal Sindaco all’incontro del 27 maggio 2013 non sono affatto idonee a consentire l’esercizio del commercio ambulante, trattandosi di strade nascoste ove il passaggio del pubblico è quasi assente”.

Gli ambulanti propongono alcune soluzioni alternativa. Ovvero:

“Nella via Cavour – dicono – possono essere posizionate tra le 15 e le 20 bancarelle, stabilendo per ognuna una misura massima di mtl. 3, con obbligo per i commercianti di garantire la pulizia della strada e un’esposizione adatta al decoro architettonico della via stessa. Le bancarelle potranno sostare dalle ore 10,00 alle ore 2000, corrispondendo una quota forfettaria da definire, a titolo di occupazione del suolo pubblico”.

“Potranno al massimo essere individuati i numeri civici di inizio e fine della via Cavour – prosegue la nota degli ambulanti – ove posare le bancarelle. Ugualmente, nella via Volturno possono essere situate 20 bancarelle, anche qui non ostandovi motivi di ordine pubblico o di decoro. Si imporranno le stesse condizioni esposte per la via Cavour; mentre l’orario di lavoro si svolgerà dalle ore 08,00 alle ore 14,00”.

“Circa 10 bancarelle – recita sempre la nota – potranno essere sistemate ai lati di Piazza Verdi , dalle ore 20:30 in poi. All’inizio della via Pilo possono sistemarsi alcune bancarelle. Nella via E. Amari è possibile organizzare 10/20 bancarelle dalle ore 9 alle ore 20, dato il passaggio frequente di turisti. Dietro il Mc Donald’s del Politeama possono sostare 3/5 bancarelle dalle ore 13,00 alle 20,00. In via Spinuzza, all’ingresso ed all’interno, c’è lo spazio adeguato per altre bancarelle che potrebbero esporre dalle 20,30 in poi.

Dietro il Teatro Politeama 3 bancarelle dalle ore 9 alle 14. In tutte le vie descritte, eccettuate quelle nelle quali è indicato un orario, le bancarelle potranno sostare a orario continuato e comunque non meno di 8 ore”.

“Per quanto riguarda Sferracavallo – prosegue la nota degli ambulanti – e Mondello siamo ancora in attesa di conoscere le determinazioni del demanio marittimo. Inoltre, in alcune traverse ai lati della via Ruggero Settimo e Maqueda, si possono disporre altre bancarelle; così come in alcune traverse della via Roma. Chiediamo di affrontare la discussione a partire da queste richieste di base; ferma restando la disponibilità a individuare altre zone da potere destinare a una sorta di commercio ambulante vincolato, come è stato avviato a Napoli dal Sindaco De Magistris, a seguito della lotta degli ambulanti della città. Si tratterebbe di individuare delle piazze o delle vie facilmente raggiungibili, oltre che frequentate, ove gli ambulanti sarebbero vincolati a sostare per l’esercizio del commercio, corrispondendo una somma annuale per l’occupazione del suolo pubblico”.

“Considerata la dichiarata intenzione, con questa trattativa, di superare le attuali inadeguate regolamentazioni del commercio ambulante – conclude la nota – chiediamo la sanatoria delle multe elevate applicando l’ordinanza 169 del 03.05.2013”.

Firmato: “L’assemblea pubblica degli ambulanti in lotta di Palermo”.

Sugli abusivi interviene la Confartigianato di Palermo con un comunicato.

“Gli abusivi? Segnalateli a me”. Questa la proposta di un mese fa del presidente di Confartigianato Palermo, Nunzio Reina, che in poche settimane ha già ricevuto oltre venti segnalazioni da parte di cittadini palermitani.

“La possibilità di chiamare direttamente al numero di cellulare di Reina – si legge nella nota di Confartigianato Palermo – infatti, è stata colta al balzo anche da decine di commercianti che, vittime di concorrenza sleale e stanchi di stare in silenzio di fronte alle attività in nero. hanno deciso di denunciare tutto”. “Finalmente, grazie alla collaborazione dei cittadini, le forze dell’ordine sapranno con precisione dove scovare gli abusivi. L’aspetto più importante, però, è quello che riguarda la segnalazione di altri tipi di attività abusive, come le stalle in cui, illegalmente, vengono custoditi i cavalli”.

“Denunce di questo tipo non riguardano il mondo dell’Artigianato – continua il presidente – ma sono comunque lo specchio delle attività illecite che si sviluppano purtroppo nella nostra città. E, vista la situazione, l’incontro di Confartigianato della prossima settimana non avverrà soltanto con il comandante della polizia municipale Vincenzo Messina, ma anche con i vertici di tutte le altre forze dell’ordine. Invito i cittadini a continuare a chiamare e a segnalare chi non lavora nella trasparenza, al numero 349.2253723″.

 


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