Ars, introdotto il canone per l’attività delle cave

Un canone di concessione sull’attività di estrazione delle cave. Dopo il taglio delle auto blu il Movimento Cinque Stelle porta a casa un altro risultato politico di tutto rispetto.

Grazie a un emendamento approvato oggi da Sala d’Ercole durante i lavori pe rl’approvazione della Finanziaria, per le estrazioni ci sarà un canone comunque dimezzato rispetto a quanto previsto inizialmente. I proprietari di cave pagheranno, per il 2013, da 0,25 a 0,40 centesimi a metro cubo, in relazione al tipo di materiale estratto. Le tariffe saranno raddoppiate nel 2014.

“Ci possiamo ritenere soddisfatti per il risultato ottenuto – affermano i deputati del Movimento 5 Stelle – soprattutto in considerazione dell’opposizione trasversale che si è palesata in aula. Ribadiamo che è necessario puntare su un modello di sviluppo sostenibile: quindi il riciclo degli inerti ed il recupero dell’esistente per quanto riguarda l’edilizia”.

“Come affermato in aula – si legge sempre nel comunicato diffuso dai 15
parlamentari grillini dell’Ars – i canoni proposti dal Governo sono bassi rispetto ad alcune regioni italiane, come Campania e Marche, e molto distanti da Paesi come la Gran Bretagna. Quindi li reputiamo sopportabili. Dire che si metterà in crisi il settore è una strumentalizzazione, dobbiamo guardare al futuro, alla sostenibilità e, come più volte fatto presente, gli impianti di riciclaggio degli inerti hanno ricadute occupazionali positive. La Sicilia deve dimostrare di voler cambiare”.

Il riciclo degli inerti, come sabbia e ghiaia, proposto dal Movimento si inserisce nel solco di precise direttive europee e ministeriali. Cosa che, ad esempio, avviene già in Veneto, dove la pratica viaggia intorno ad una media dell’80 per cento.

Chi non sembra molto contento dell’introduzione del canone è Giorgio Assenza, parlamentare del Pdl. Che spiega: “Poteva andare meglio, ma la parziale vittoria sui canoni aggiuntivi proposti per le cave è già qualcosa”.

Assenza, questa notte, si è battuto in Aula per appoggiare la linea del Pdl che correva in aiuto “di queste piccole imprese che anche secondo l’Ue devono essere comunque aiutate e non tartassate con balzelli aggiuntivi”.

“La diluizione del canone nelle annualità e la bocciatura dei pagamenti pregressi – conclude Assenza – rappresentano comunque un parziale se non del tutto soddisfacente risultato”.

Ars, tagliate le auto blu. Grazie al M5S

 

 


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