Amore killer: Valentina uccisa dall’ex

Sarebbe stato l’ex amante ad uccidere Valentina Salamone, la 19enne di Biancavilla (Catania) trovata ‘impiccata’ in una villetta di Adrano, la notte del 24 luglio 2010, dopo una festa tra amici. Si chiama Nicola Mancuso, ha 31 anni ed è stato arrestato stamattina.

Ad  incastrare Mancuso, sposato con tre figli,  sarebbero state le tracce ematiche isolate dai carabinieri del Ris sia nella villetta che sulle scarpe di Valentina. Non solo. Ci sarebbe anche un sms, scoperto dagli inquirenti, in cui avrebbe scritto:  “Questa sta esagerando, mi rovina, la dobbiamo sistemare”. Secondo la ricostruzione dei fatti, quella sera tra i due, che avevano una relazione clandestina, sarebbe scoppiato un litigio,  durante il quale Valentina, mentendo, gli avrebbe detto di essere incinta.
Da qui la lite sarebbe degenerata: Nicola avrebbe perso il controllo, proprio per timore che la moglie venisse a sapere tutto.
Si sospetta, inoltre, che il ragazzo abbia  agito con la complicità dei suoi amici, 6 in totale,  presenti in quella casa quella maledetta sera. Valentina verrà fatta ritrovare ‘impiccata’ a una trave della tettoia della villetta, col nodo lento al collo, i piedi che poggiano per terra, un unghia spezzata e con delle ferite nei talloni, ‘segno’ di trascinamento.
Tante le incongruenze emerse dopo il primo sopralluogo degli esperti del Ris (Reparto investigativo speciale) dei Carabinieri di Catania e tante anche le contraddizioni dei testimoni per nulla convincenti.
A chiedere e ottenere al Gip il provvedimento restrittivo, è stata la Procura generale che ha avocato l’inchiesta dopo che la Procura aveva chiuso il caso ipotizzando il suicidio. Alla fine dello scorso anno il gip Francesca Cercone aveva disposto nuove indagini:  “Alla luce delle nuove acquisizioni può affermarsi che Valentina Salamone fu uccisa e chi pose in tale in essere tale delitto ebbe a simulare con notevole abilità il suicidio’”. L’inchiesta avrebbe dimostrato anche la reticenza di alcuni testimoni se non la complicità.
Antonino Salamone, padre di Valentina, ha sempre sostenuto in varie interviste, di non credere all’ipotesi del suicidio: “Valentina non me la potrà più restituire alcuna giustizia terrena: ma venire a capo della verità sarà quantomeno un atto d’amore nei confronti di mia figlia. Era assolutamente impossibile che mia figlia si fosse suicidata: ogni genitore conosce i propri figli e Valentina non avrebbe mai potuto compiere quel gesto”.
Il legale della famiglia Dario Pastore ha dichiarato che  “i familiari di Valentina sono molto sollevati. Sicuramente è un primo passo per l’accertamento della verità. Finalmente! Era qualcosa che si aspettava da tempo, è stato messo un primo punto in ordine all’accertamento della verità e della giustizia, ma non abbiamo ancora terminato. Mancuso – ha continuato il legale – è stato arrestato per omicidio pluriaggravato in concorso con ignoti, quindi è chiaro che non è, ma di questo ne avevamo consapevolezza, l’unico autore della condotta omicidiaria. È uno degli autori ma non il solo”.

Arrestato il presunto assassino di Valentina Salamone
Valentina Salamone, una festa finita male


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