Formazione 3/ Ripristinato in Sicilia lo Stato di diritto

Ripristinato lo Stato di diritto nella formazione professionale della Sicilia. Riconosciuti gli istituti contrattuali come voce di spesa rendicontabile sul Fondo sociale europeo (Fse).

A darne notizia è il Responsabile regionale Uil scuola per la formazione professionale, Giuseppe Raimondi. “Con un punto di soddisfazione noi della Uil scuola possiamo affermare che è stato modificato, questa volta in meglio, il Vademecum Fse per l’attuazione del Piano operativo (Po) Sicilia 2007/2013, versione n.4 del 23 giugno 2012”.

Vediamo di chiarire la questione che non pochi strascichi ha creato tra i lavoratori della formazione professionale, sia dei Servizi formativi (Sportelli multifunzionali), sia degli Interventi formativi (corsi di formazione). La vicenda si lega alla posizione intransigente e rigida tenuta dall’Autorità di gestione dell’epoca. Bisogna retrodatare le lancette al 2011 e, tanto per cambiare, fare riferimento al solito Ludovico Albert, il dirigente generale del dipartimento Istruzione e Formazione professionale, che in Sicilia, all’epoca dei fatti, ricopre il ruolo di Autorità di gestione del Fse.

In fase di programmazione dell’Avviso 20/2011 e in sede di definizione del Vademecun per la gestione degli avvisi 1 e 2 relativi agli Sportelli multifunzionali, Albert – componente di spicco del famigerato trio delle meraviglie LAC (Lombardo, Albert, Centorrino) – non ha ritenuto doveroso prevedere una possibilità di modifica.

Si è trattato del mancato riconoscimento di alcuni istituti contrattuali quali la malattia, le ore di assemblea sindacale, le ore di assenza per permessi sindacali, le ore di aggiornamento professionale. Tutti diritti acquisiti nel tempo e disciplinati nel contratto collettivo di lavoro di categoria.

Va sottolineata l’azione responsabile dell’attuale dirigente generale ad interim del dipartimento, Anna Rosa Corsello, che ha firmato il decreto dirigenziale n.37 del 10 gennaio 2013. Modificato, in buona sostanza, il paragrafo 6.4.1 del Vademecum rendendo esigibili gli istituti contrattuali sopra citati. A ulteriore chiarimento precisiamo che, a seguito della predetta modifica, gli Enti formativi potranno ammettere a discarico (riconoscimento della spesa in sede di rendicontazione finale) gli istituti contrattuali già ricordati, ove previsti.

“Queste disposizioni così modificate – sottolinea Raimondi – trovano applicazione in tutte le attività per le quali non sia intervenuto il completamento del procedimento amministrativo a seguito di chiusura della Nota di revisione”. Successivamente all’emanazione del decreto dirigenziale, la Corsello ha approvato un nuovo allegato, il 13-bis, che consentirà agli Enti formativi interessati di caricare tali costi, cosa prima non possibile.

“Si chiude una vicenda sindacale che ci ha visti più volte protagonisti in commissione Cultura e Lavoro all’Assemblea regionale siciliana – sottolinea il sindacalista della Uil scuola – a denunciare la mancata attuazione del protocollo d’intesa sui Servizi formativi sottoscritto il 04 novembre 2010, trilateralmente dalle organizzazioni sindacali, dalle associazioni degli Enti formativi e dall’amministrazione regionale”.

Chiude con un affondo Raimondi: “Adesso il Governo regionale deve decidere quali politiche attuare, atteso che il prossimo 30 settembre scadrà il triennio di attività degli Sportelli multifunzionali, una professionalità acquisita da tutti gli operatori che non può disperdersi”.

Nota a margine

Bye bye Ludovico Albert…

 


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