Oscar Giannino domenica in Sicilia

 

9-10-2013 Oscar Giannino, leader del movimento “Fare per Fermare il Declino” incontrerà chi vorrà conoscerlo domenica 13 gennaio. Di mattina sarà a Catania e nel pomeriggio, tra le 17,30 e le 19,00, sarà a Palermo presso il Grand Hotel delle Palme. L’occasione per raccogliere le firme per la sua lista in occasione delle prossime elezioni politiche.

Ieri mattina, dai microfoni di radio Action 101, le idee per rilanciare l’Italia del movimento di Oscar Giannino – personaggio conosciuto e apprezzato in tutto il resto d’Italia – sono state illustrate da Donato Di Donna e Carlo Amenta, coordinatori regionali del movimento.

Sin dalle prime battute è apparso chiaro il tema di fondo di questo movimento: inserire nel mondo della politica nazionale rappresentanti della società civile, delle professioni e dell’imprenditoria, per dire basta alla mediocritas (non aurea) che ha caratterizzato la politica di quest’ultimo ventennio di storia della Repubblica.

Il manifesto del movimento di Oscar Giannino, “Fare per Fermare il Declino”, è consultabile in rete (www.fermareildeclino.it) e conta già più 53.000 iscritti. Giannino ha deciso di scendere in campo per offrire una valida alternativa a tutti gli elettori che non si ritrovavano nei partiti che ci hanno governato nell’ultimo ventennio Pd-Pdl-Udc, e pensiamo possa avere un buon seguito anche nella nostra regione, visto che alle ultime consultazioni elettorali siciliane il risultato sorprendente è stato determinato dall’astensionismo pari al 53% e da un 10% di schede nulle o bianche degli aventi diritto al voto. Un segnale di protesta e di malessere di un elettorato che, in questo momento di grave crisi, non si sente rappresentato nei vecchi partiti, ritenuti responsabili dello stato di crisi che stiamo vivendo nel nostro Paese e nella nostra Isola.

Cosa ci è piaciuto in questa prima uscita radiofonica degli esponenti del Movimento di Oscar Giannino? Intanto le idee chiare del movimento su temi essenziali della nostra società, come il ruolo delle donne e dei giovani, il taglio dei costi della politica e del finanziamento pubblico ai partiti, la riforma della giustizia e le soluzioni proposte per risolvere il problema del debito pubblico italiano senza gravare ulteriormente sulle famiglie e sulle imprese.

L’impressione che ci siamo fatti è che l’approccio possa essere quello giusto: ciò quello del buon padre di famiglia che ha focalizzato quali siano le disponibilità e fabbisogni che, con l’ottica di un esperto economista, riuscirà a far quadrare il cerchio o, se non altro, a costituire una spina nel fianco competente e preparata del sistema consolidato.


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