Formazione, si ritorna alle tutele della legge 24

I lavoratori della formazione professionale non si toccano. E’ quanto sembra emergere a margine del Comitato di indirizzo e concertazione riunitosi martedì 7 agosto presso gli uffici dell’assessorato regionale Istruzione e Formazione professionale. Accursio Gallo, assessore regionale al ramo lo ha detto a chiare lettere, presiedendo la riunione del Comitato. Questo significa che Ludovico Albert e la sua squadra dovranno ingoiare il rospo. In pratica, l’assessore Gallo intende ripristinare le tutele della legge regionale n. 24 del 6 marzo 1976 e della legge regionale n.25 dell’1 settembre 1993 per la salvaguardia dei livelli occupazionali e per la ricollocazione del personale.

 

Cambieranno le procedure di messa in mobilita’ del personale in esubero? E’ chiaro che le velleità di procedere al licenziamento di parte del personale per produrre quel profitto necessario a rendere appetibile la cessione di un ente formativo adesso è fortemente a rischio. Un vero e proprio colpo di fioretto, quello dell’assessore Gallo, che sceglie la via della legalità e trasparenza. L’impalcatura sulla quale si regge una parte del progetto oligopolistico del Pd rischia di ridimensionarsi. I poli formativi potrebbero non costituire più una priorità dell’attuale assessore regionale Istruzione e Formazione professionale.

Abbiamo più volte rimarcato l’anomalia del sistema formativo che disattendeva le leggi con atti aventi forza inferiore. Atti amministrativi e nulla più. L’avvocato Accursio Gallo, quindi, pare voglia fare sul serio nel ripristinare la legalità nel settore della formazione professionale.

Diversi gli impegni assunti durante i lavori del Comitato di indirizzo e concertazione. Intanto la conferma del 13 settembre 2012 come data di inizio delle attività didattiche. Anche se, a termini di bando e degli ultimi DDG applicativi, gli enti hanno 40 gg dalla notifica del DDG di finanziamento per l’avvio delle attività didattiche. Inoltre, l’Albo o Elenco unico degli operatori sarà in pubblicazione in tempi brevi e gli operatori potranno consultarlo e segnalare eventuali aggiornamenti.

Sulla vicenda degli esuberi causati dal parametro unico dell’avviso 20/2011, l’assessore Gallo è stato chiaro nell’assumere una precisa posizione politica. Sarà predisposto un programma di ricollocazione del personale in esubero. Sulla vicenda si era già espresso in tal senso lo Snals Confsal. Posizione sindacale, quella della rivendicazione della mobilità in applicazione delle leggi regionali, che aveva spaccato, nei giorni scorsi, il fronte delle Organizzazioni Sindacali firmatarie del contratto collettivo nazionale di settore.

A tal proposito occorrerà recuperare parte delle somme totalmente disimpegnate della spesa del PROF 2011. Pare si tratti di una imponente somma che si aggirerebbe intorno ai 255 mln di euro. Fondi destinati ad altri servizi per il 2012 fuori dal sistema formativo. Una vera cuccagna. Somme utilizzate per finanziare, almeno così sembrerebbe, di tutto e di più. Anche iniziative culturali o teatri come il Bellini di Catania. Poi perché Catania? Qualcuno potrebbe sospettare necessità di altra natura. Lo verificheremo nei prossimi giorni.

Linksicilia ha più volte sottolineato in diversi articoli la valenza della cornice normativa a disciplina del settore formativo. Le parole dell’assessore Accursio Gallo soddisfano nella misura in cui riuscirà ad attuare i propositi annunciati. Di mezzo ci sono le aspettative di tantissimi operatori della formazione professionale. Lavoratori che si erano rivolti al nostro giornale per ricercare chiarezza e risposte concrete.


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I lavoratori della formazione professionale non si toccano. E' quanto sembra emergere a margine del comitato di indirizzo e concertazione riunitosi martedì 7 agosto presso gli uffici dell'assessorato regionale istruzione e formazione professionale. Accursio gallo, assessore regionale al ramo lo ha detto a chiare lettere, presiedendo la riunione del comitato. Questo significa che ludovico albert e la sua squadra dovranno ingoiare il rospo. In pratica, l’assessore gallo intende ripristinare le tutele della legge regionale n. 24 del 6 marzo 1976 e della legge regionale n. 25 dell'1 settembre 1993 per la salvaguardia dei livelli occupazionali e per la ricollocazione del personale.

I lavoratori della formazione professionale non si toccano. E' quanto sembra emergere a margine del comitato di indirizzo e concertazione riunitosi martedì 7 agosto presso gli uffici dell'assessorato regionale istruzione e formazione professionale. Accursio gallo, assessore regionale al ramo lo ha detto a chiare lettere, presiedendo la riunione del comitato. Questo significa che ludovico albert e la sua squadra dovranno ingoiare il rospo. In pratica, l’assessore gallo intende ripristinare le tutele della legge regionale n. 24 del 6 marzo 1976 e della legge regionale n. 25 dell'1 settembre 1993 per la salvaguardia dei livelli occupazionali e per la ricollocazione del personale.

I lavoratori della formazione professionale non si toccano. E' quanto sembra emergere a margine del comitato di indirizzo e concertazione riunitosi martedì 7 agosto presso gli uffici dell'assessorato regionale istruzione e formazione professionale. Accursio gallo, assessore regionale al ramo lo ha detto a chiare lettere, presiedendo la riunione del comitato. Questo significa che ludovico albert e la sua squadra dovranno ingoiare il rospo. In pratica, l’assessore gallo intende ripristinare le tutele della legge regionale n. 24 del 6 marzo 1976 e della legge regionale n. 25 dell'1 settembre 1993 per la salvaguardia dei livelli occupazionali e per la ricollocazione del personale.

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