Il decreto cresci italia, nato per valorizzare lingresso dei giovani nel mondo del lavoro, sta deludendo le aspettative dei professionisti. Il punto più controverso riguarda la la riduzione del tirocinio a 18 mesi. Non è ancora chiaro se questa norma vada applicata a tutti i giovani professionisti, indipendentemente dalla data di iscrizione agli albi dei praticanti o solo a coloro che siano stati ammessi al tirocinio allindomani dellentrata in vigore della legge, ossia dopo la fatidica data del 24 gennaio 2012. Su questo argomento ieri è intervenuta l'u. Gi. P. I. , l'unione dei giovani professionisti, che si è riunita a catania: «il decreto n. 1/12, noto come decreto cresci italia, che tra i l. I principali obiettivi ha proprio quello di agevolare lingresso dei giovani nel mondo del lavoro di fatto finirà per creare disparità inaccettabili. Infatti, se da un lato lart. 9 comma 6 sancisce che il tirocinio previsto per laccesso alle professioni regolamentate non può essere superiore a 18 mesi, dallaltro lato non ha chiarito se tale disposizione sia applicabile solo per coloro che si sono iscritti successivamente allentrata in vigore della legge, ossia dopo il 24 gennaio 2012, oppure, come noi auspichiamo, sia applicabile per tutti, compresi coloro che erano già iscritti a tale data» ha dichiarato il presidente nazionale dellu. Gi. P. I. , luigi randazzo. Che ha aggiunto: «chiediamo a gran voce- ha concluso luigi randazzo- che si ponga attenzione a questo problema in tempi brevi, affinchè il ministero della giustizia possa rivedere la sua posizione e affinchè il presidente della repubblica non avalli un regolamento che nasce già in partenza viziato da evidenti e gravi profili di illegittimità. In questo delicato momento occorre però anche maggiore consapevolezza e partecipazione da parte di noi giovani ed uno spiccato spirito di solidarietà affinchè le nostre istanze possano essere ascoltate".
I giovani professionisti siciliani bocciano il decreto ‘Cresci Italia”
Il decreto Cresci Italia, nato per valorizzare lingresso dei giovani nel mondo del lavoro, sta deludendo le aspettative dei professionisti. Il punto più controverso riguarda la la riduzione del tirocinio a 18 mesi. Non è ancora chiaro se questa norma vada applicata a tutti i giovani professionisti, indipendentemente dalla data di iscrizione agli albi dei praticanti o solo a coloro che siano stati ammessi al tirocinio allindomani dellentrata in vigore della legge, ossia dopo la fatidica data del 24 gennaio 2012. Su questo argomento ieri è intervenuta l’U.GI.P.I., l’Unione dei giovani professionisti, che si è riunita a Catania: «Il Decreto n. 1/12, noto come decreto Cresci Italia, che tra i l. i principali obiettivi ha proprio quello di agevolare lingresso dei giovani nel mondo del lavoro di fatto finirà per creare disparità inaccettabili. Infatti, se da un lato lart. 9 comma 6 sancisce che il tirocinio previsto per laccesso alle professioni regolamentate non può essere superiore a 18 mesi, dallaltro lato non ha chiarito se tale disposizione sia applicabile solo per coloro che si sono iscritti successivamente allentrata in vigore della legge, ossia dopo il 24 Gennaio 2012, oppure, come noi auspichiamo, sia applicabile per tutti, compresi coloro che erano già iscritti a tale data» ha dichiarato il presidente nazionale dellU.Gi.P.I., Luigi Randazzo. Che ha aggiunto: «Chiediamo a gran voce- ha concluso Luigi Randazzo- che si ponga attenzione a questo problema in tempi brevi, affinchè il Ministero della Giustizia possa rivedere la sua posizione e affinchè il Presidente della Repubblica non avalli un regolamento che nasce già in partenza viziato da evidenti e gravi profili di illegittimità. In questo delicato momento occorre però anche maggiore consapevolezza e partecipazione da parte di noi giovani ed uno spiccato spirito di solidarietà affinchè le nostre istanze possano essere ascoltate”.
Liniziativa ha visto la partecipazione di esponenti politici e di rappresentanti delle categorie professionali. Tra questi il deputato nazionale Salvatore Torrisi, il parlamentare regionale Nino DAsero, Ettore Vagliasindi, Portavoce U.Gi.P.I. e Anna Zingale, in rappresentanza dei tirocinanti.