Cara sicilia mia, il tempo passa lentamente da queste parti. . . La vita in un piccolo paesino nel sud della francia non fa per me.
Long drink/ Il canto per la Sicilia terra damuri
Cara Sicilia mia, il tempo passa lentamente da queste parti… la vita in un piccolo paesino nel Sud della Francia non fa per me.
È vero abitavo in un paese di provincia ma il mare, le spiagge, l’allegria della gente, le tradizioni popolari e il mio lavoro mi facevano amare la mia Sicilia.
Quella magnifica terra piena di colori e di speranza, a poco a poco si è trasformata: con il tempo ho visto gente andar via, la tranquillità sparire e il lavoro mancare.
Sai adesso ho compiuto i miei 6o anni, ho costruito con sacrifici una bella casa, ho tirato su una famiglia, ho dato un futuro alle mie figlie, eppure alla mia età ho dovuto abbandonarti per andare a cercare fortuna altrove! Ormai considerato troppo vecchio per un lavoro dignitoso, e un governo che mi considera troppo giovane per una pensione!
Paradossale vero?
Cosi ho dovuto lasciare tutto: affetti, famiglia, casa e amici in cerca di nuove speranze, ma anche qui la situazione non è delle migliori, anche qui mi sento dire mi dispiace ma lei dovrebbe già essere in pensione. E perciò mi sto rassegnando a mettere da parte il mio curriculum ricco di 40 anni di esperienza, collezionata in vari posti del mondo da Londra a Montecarlo fino all’Alaska.
E a ben poco ciò è servito altro che la signora ministra del lavoro Ursula von der Leyen fa appello alle imprese perché assumano gli over 50 perché noi a differenza dei trentenni non abbiamo concorrenza e non pensiamo a fare carriera. Ma anche questo sembra così bizzarro! In Italia abbiamo addirittura risolto il problema: non diamo lavoro né ai trentenni né agli over50!
Cara la mia Trinacria, quante risorse avresti da sfruttare ma che per un motivo o per un altro tutto viene insabbiato non permettendoti il giusto exploit che meriti.
Parlerò comunque, di te, come la più insigne isola del Mediterraneo, ricca di storia e cultura ma che purtroppo come il resto del Paese di cui fai parte, non sei in grado di garantire un futuro ai tuoi figli.
Con la speranza di averti trasmesso ciò che per milioni di emigrati rappresenti, ti saluto augurandoci di rivederci presto.
Nella foto la Trinacria, opera di Enzo Patti