L'associazione Demetra onlus - impegnata nella lotta contro ogni forma di violenza, in campo internazionale - ha organizzato a Catania una serata di musica, arte, spettacolo e sport per raccogliere fondi utili per il contrasto al turismo sessuale. Tanti i volti noti che hanno dato la propria adesione. «Dobbiamo agire contro un fenomeno che colpisce tre milioni di bambini tra i tre e i nove anni», spiega la presidente Flavia Tavano
Una serata per dire no al turismo sessuale Fabio Boga: «È il cancro della società»
«Dobbiamo dare una speranza a tutti i bambini del mondo». Ad affermarlo è Flavia Tavano presidentessa dell’associazione Demetra onlus – organizzazione internazionale di volontariato impegnata contro ogni forma di violenza – all’inizio della conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa Un altro viaggio è possibile. La manifestazione – che si terrà venerdì 26 settembre a Catania, al Sal di via Indaco – ha l’obiettivo di raccogliere fondi da destinare alla campagna di lotta e prevenzione del turismo sessuale. «Si tratta di un fenomeno allarmante che colpisce tre milioni di bambini con un’età compresa tra i tre e i nove anni in molte parti del mondo povero», spiega Tavano.
A essere causa della pratica – in costante aumento secondo i dati dell’Unicef – sono per lo più fattori di povertà, assenza di protezione da parte delle famiglie, mancanza di istruzione e vulnerabilità. Lo sfruttamento sessuale dei minori «vede primi in classifica gli italiani, seguiti dai tedeschi e dai portoghesi»continua la presidentessa. Che aggiunge: «Abbiamo il dovere di agire contro un reato che è condannato in 191 Paesi del mondo».
Una serata di beneficenza con diversi ospiti. Un contenitore di musica, arte, fotografia, letteratura, cinema e sport per focalizzare l’attenzione sullo sfruttamento dei bambini in occasione di viaggi d’affari o di piacere. Testimonial della kermesse è l’attore Fabio Boga – da anni impegnato nel sociale – che definisce il fenomeno «il cancro della società». Secondo le stime delle autorità brasiliane nel 2011 i minori vittime di sfruttamento sono stati più di 250mila. «Un numero che potrebbe crescere a dismisura in occasione delle Olimpiadi sportive del 2016 in Brasile», precisa Tavano. «È proprio a fronte di questi dati che ci auguriamo un grande impegno da parte di tutti coloro che avranno il piacere di partecipare all’evento», aggiunge Boga.
«La vergogna che schiaccia, il senso di colpa, la paura. Sono queste le crepe di chi subisce violenza, di chi entra in una trappola dalla quale è difficile uscire», spiega Vera Ambra autrice di un libro sul tema intitolato Esca viva. Memorie di una vita incompiuta. A promuove l’iniziativa anche il pittore Salvatore Barbagallo, l‘accademia di Belle arti di Catania con la docente Liliana Nigro, l’orchestra Hjo jazz diretta da Sebastiano Benvenuto Ramaci, il gruppo di moda teatrale Maison du Cochon, il Gruppo dei 5 e l’artista italo-brasiliano Marcel Cordeiro. «Dobbiamo portare un messaggio di speranza in cui si sottolinei che non solo è possibile un altro tipo di viaggio, ma anche un altro tipo di vita per tutte le vittime», riassume Nigro.
Nel corso della serata ci sarà spazio anche per il cinema. Si partirà con la proiezione del trailer Baby bom bom di Cordeiro – che ha realizzato un film sulla prostituzione minorile in Brasile – e si proseguirà con Parla con gli alberi di Guido Freddi e Ilaria Borrelli, e con Premio per la migliore sceneggiatura di Alfio D’Agata.