Il corpo di un sessantenne è stato trovato questa mattina nelle acque antistanti la spiaggia di Santa Tecla. La vittima sarebbe proprietario di una ditta di movimento terra. I carabinieri non escludono ancora alcuna ipotesi, ma le dinamiche fanno pensare a un suicidio. Se fosse confermato, sarebbe il quarto caso in tre mesi nell'hinterland acese
Acireale, cadavere in mare a Santa Tecla Un secchio zavorrato al collo, forse suicidio
Un cadavere è stato trovato, questa mattina, nelle acque di Santa Tecla, frazione marinara di Acireale. Stando alle prime indiscrezioni si tratterebbe di un uomo sulla settantina, originario di Acireale e proprietario di una ditta di movimento terra.
L’uomo, le cui iniziali sarebbero S.L.S., è stato ritrovato con un secchio zavorrato, legato tra collo e torace. I primi riscontri operati dai sanitari del 118 non hanno rilevato segni di colluttazione, fattore questo che farebbe propendere per l’ipotesi suicidio. Tuttavia, i carabinieri della compagnia di Acireale al momento non escludono alcuna pista, compresa quella dell’omicidio. Sul posto è giunto il medico legale a cui sarà affidato il compito di ricostruire le dinamiche del decesso.
Non sembrano, invece, esserci dubbi sulle modalità con cui la vittima ha raggiunto la spiaggetta di Santa Tecla. L’auto dell’uomo – una Volkswagen Golf – è stata trovata a ridosso della spiaggia, in via Argenta, la strada che costeggia il litorale. Da una prima ispezione del veicolo, non sarebbero stati ritrovati messaggi di addio o altro in cui sarebbe stato preannunciato il gesto. Obiettivo delle prossime ore per le forze dell’ordine sarà quello di fare luce sulla vita della vittima, per capire se dietro a questa tragedia possano esserci stati motivi economici. Qualora venisse confermata l’ipotesi del suicidio, si tratterebbe del quarto caso in meno di tre mesi nei dintorni di Acireale.