Una in piazza principessa Iolanda e una nei pressi di piazza Europa. Sono opera di Luca Prete, street artist catanese che, come versione moderna della conchiglia del dipinto, ha deciso di utilizzare i passaggi per disabili e passeggini posti nei marciapiedi catanesi. Alcuni dei quali larghi appena 60 centimetri e senza lo spazio necessario alle carrozzine per girare. I prossimi avvistamenti sono previsti sempre in centro città e a Nicolosi. Guarda le foto
La Venere di Botticelli appare a Catania Tra decoro urbano e scivoli non a norma
La Venere di Botticelli appare per le strade catanesi. Su una speciale conchiglia che, fino a oggi, è sempre stata un semplice scivolo per disabili o passeggini. «Un decoro urbano che però vuole anche fare notare come non tutti questi passaggi siano a norma o utili», spiega Luca Prete, autore e membro del collettivo ResPublica che da tempo in città crea opere di street art con messaggi sociali. Due, per il momento, le veneri apparse nel capoluogo etneo: una in piazza principessa Iolanda e un’altra nei pressi di piazza Europa. Arancione la prima, in tinta con i frutti venduti in un camioncino lì accanto, e l’altra bianca dai contorni rossi.
Le due versioni moderne del dipinto del ‘400 Nascita di Venere saranno presto in buona compagnia. «Ho intenzione di farne altre. Sempre in centro città, una delle due particolarmente difficile perché vicino alle guardie», anticipa Prete. Nessun intervento è invece previsto in periferia. «Lì è difficile trovare gli scivoli – spiega l’artista – Un peccato, perché di sicuro quelle zone hanno bisogno di più arte rispetto al centro». Unica eccezione sarà Nicolosi, «dove tutto è cominciato».
«Lì per la prima volta ho notato come alcuni scivoli siano davvero inutili per il passaggio delle sedie a rotelle. A Nicolosi ne ho vista una dove poteva passare al massimo una bicicletta da bambino – racconta Prete – A quel punto, considerato che sono anche un attivista, mi sono informato». E così ha scoperto che in città – e non solo – resistono scivoli di 60 centimetri e senza lo spazio di un metro e mezzo necessario alla carrozzina per svoltare. Come in via Dusmet.
Passaggi non a norma con la precedente normativa e nemmeno con quella nuova che prevede tre metri di ampiezza. Alla quale comunque i progettisti dei nuovi scivoli si sono già adeguati. «Le mie Venus vogliono essere soprattutto un decoro urbano e, in alcuni casi, una semplice segnalazione – conclude Luca Prete – Stavolta non è una denuncia. Perché non serve a niente stare sempre con il dito puntato».