Salvatore Laudani è morto all'ospedale San Marco dopo essere stato aggredito nella sua abitazione di Castel di Iudica. Il professionista era originario di Belpasso. Non è ancora chiaro se ad agire sia stato un solo uomo o un malvivente con diversi complici
L’uccisione dell’ex avvocato durante una rapina Richiesta di aiuto inviata via Whatsapp a un vicino
Un messaggio, inviato tramite Whatsapp al vicino di casa, per lanciare l’allarme dopo essere stato aggredito. Emergono ulteriori dettagli su quanto accaduto a Salvatore Laudani, l’avvocato in pensione di 83 anni deceduto a quanto a pare dopo avere subito un tentativo di rapina a Castel di Iudica. L’uomo, originario di Belpasso in provincia di Catania, si era trasferito nella cittadina calatina, in un’abitazione di contrada Franchetto dove risiedeva la mamma. Sul caso sono in corso le indagini da parte dei carabinieri su delega della procura di Caltagirone. Non è chiaro se il 5 settembre a causare la ferita alla testa sia stato un colpo ricevuto o una caduta durante il faccia a faccia con uno o più ladri. Per Laudani, fratello del professore Pietro, la situazione è apparsa subito grave a causa di una forte emorragia. Inutile il ricovero all’ospedale San Marco di Catania. L’8 settembre scorso, mentre era nel nosocomio, Laudani ha pure fatto il compleanno.
L’aggressione sarebbe avvenuta tra mezzanotte e trenta e l’1 di notte. Subito dopo l’invio di un messaggio a un vicino di casa che però l’ha letto soltanto alle 5 del mattino. Quest’ultimo si è precipitato a casa dell’ex legale e lo avrebbe trovato in una pozza di sangue e, a quanto pare, già in coma. Subito è scattata la telefonata al 118 e il trasferimento in codice rosso in ospedale.