Adelaide Mazzarino ha comunicato che «la mia campagna elettorale finisce qui». La donna è moglie del funzionario dell'Ast Eusebio D'Alì, da anni vicino al coordinatore di Forza Italia in Sicilia. «Nessuno può dire che il suo nome era stato suggerito dalla mafia»
Mafia e politica, si ritira candidata in ticket con l’arrestato Miccichè: «Errore commesso in buonafede, chiedo scusa»
«Queste cose non mi appartengono neanche lontanamente e mettono un macigno sopra la mia passione». Con queste parole Adelaide Mazzarino, candidata al Consiglio comunale di Palermo con la lista di Forza Italia in ticket con Pietro Polizzi che questa mattina è stato arrestato con l’accusa di voto di scambio politico-mafioso, ha annunciato di ritirare la propria candidatura. «Sono abbastanza sconcertata per la notizia appresa da non avere più la voglia di proseguire, anche perché, riprendendo le parole del coordinatore Gianfranco Miccichè, mai accetterei voti del genere. La mia campagna elettorale finisce qui».
Mazzarino è la moglie del funzionario dell’Ast Eusebio D’Alì, da anni molto vicino al coordinatore di Forza Italia in Sicilia. «Mi spiace solo non potere dare il mio contributo al partito nel quale ho sempre creduto con tutta me stessa», aggiunge la donna. Intanto, il presidente dell’Ars ha dichiarato di avere sentito l’ormai ex candidata che «era in lacrime». In merito all’arresto del candidato azzurro, Miccichè ha ammesso che si è trattato di «un errore commesso in buona fede, di cui mi assumo la responsabilità e di cui chiedo scusa. L’unico mandato – ha aggiunto Miccichè – è quello di costituirci parte civile nel processo». Il coordinatore regionale di Forza Italia sull’isola ha precisato che Polizzi «era incensurato ed era già stato candidato in passato per altre forze politiche e non era iscritto a Forza Italia, ma tutto questo non cancella il mio errore. Certamente – ha tenuto a sottolineare Miccichè – nessuno può dire che il suo nome ci sia stato suggerito dalla mafia».