Nell'attesa di capire se quello appena iniziato sarà migliore del precedente o se per i siciliani continueranno a essere tempi difficili, ecco una panoramica sugli appuntamenti che vedranno protagonista l'Isola sul piano nazionale e internazionale. Nel bene e nel male, le cose da raccontare non mancheranno
2018, un nuovo anno di fatti e notizie in Sicilia Dalla politica ai processi, dallo sport alla cultura
Desideri, buoni propositi, la speranza che le cose migliorino, ma anche la paura che tutto rimanga com’è o che, addirittura, possa peggiorare. Il 2018 nasce, per i siciliani, con lo stesso stato d’animo che ha accompagnato alla porta il 2017. Di certo c’è che i fatti da raccontare non mancheranno. Dalla politica alle vicende giudiziarie, dai lavori pubblici alla cultura, passando per lo sport e lo spettacolo, la Sicilia continuerà a essere comunque protagonista, tanto sulla scena nazionale quanto su quella internazionale.
Migranti
Curiosità destano da una parte gli effetti che potrebbero derivare dalle modifiche, ancora al vaglio del Consiglio europeo, al regolamento di Dublino e dall’altra le scelte che il nuovo governo nazionale – le elezioni sono il 4 marzo – farà in politica estera. A partire dai rapporti con la Libia, che tanto hanno fatto discutere nell’anno appena concluso. Possibili interventi anche da parte della Regione nell’ottica di un maggiore controllo della gestione dell’accoglienza, specialmente nel settore dei minori non accompagnati.
Politica
Sul fronte della politica regionale, concluse le articolate dinamiche per la distribuzione delle cariche dentro l’Ars, il 2018 dovrebbe vedere debuttare concretamente la giunta Musumeci. Ad attendere il presidente la grana rifiuti, la questione disabili, l’intrigo ex Province, ma anche le misure a contrasto della povertà e della disoccupazione. La primavera vedrà poi una nuova tornata di elezioni amministrative, con i cittadini di oltre un terzo dei Comuni siciliani che saranno chiamati al voto. In ballo anche le fasce di sindaco in cinque capoluoghi: Catania, Messina, Ragusa, Siracusa e Trapani, dove le urne verranno riaperte dopo il nulla di fatto di un anno fa.
Processi
Attese anche per il lavoro dei tribunali. Sono tanti i processi che entreranno nel vivo nei prossimi dodici mesi o per i quali si attendono le sentenze. A Palermo, avranno inizio i procedimenti scaturiti dalle operazioni antimafia contro i clan di Santa Maria di Gesù, Resuttana e San Lorenzo, così come quello denominato Maqueda e nato dalla reazione dei commercianti stranieri al pizzo. Possibili novità potrebbero arrivare dal processo Mered, sul presunto trafficante di essere umani e l’ipotesi di uno scambio di persona. Continueranno le vicende giudiziarie che vedono imputati il direttore di TeleJato Pino Maniaci, per la presunta estorsione al sindaco di Borgetto, e il medico Matteo Tutino, accusato di avere sfruttato il sistema sanitario nazionale per rimborsare interventi di chirurgia estetica. A Caltanissetta, invece, il caso Saguto – l’ex giudice del Tribunale misure di prevenzione – continuerà a tenere banco, con l’inizio del processo.
Al tribunale di Catania è atteso già a gennaio l’inizio del giudizio che vedrà tra gli imputati il sottosegretario all’Agricoltura Giuseppe Castiglione, per i fatti legati all’appalto per il Cara di Mineo. A marzo, si aprirà il procedimento a Mario Ciancio Sanfilippo, l’editore e condirettore del quotidiano La Sicilia, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa. Cosa nostra sarà al centro del processo Iblis, su cui si attende il pronunciamento della Cassazione. A Messina, invece, i giudizi di secondo grado dovrebbero iniziare per l’ex parlamentare nazionale Francantonio Genovese – nel frattempo finito sotto indagine con il figlio deputato regionale Luigi anche per una storia legata a una presunta mega-evasione fiscale – e gli altri imputati del processo Corsi d’oro. Appello anche per il caso Gettonopoli. A Siracusa, si attende la dichiarazione sulla richiesta di archiviazione sulla morte del militare Tony Drago, mentre a Trapani dovrebbero arrivare la decisione sulla richiesta di soggiorno obbligato per il senatore Antonio D’Alì, ma anche la sentenza d’appello per l’omicidio del giornalista Mauro Rostagno. In provincia, inoltre, si attendono le evoluzioni delle indagini che hanno portato all’arresto di decine di persone ritenute sodali del boss Matteo Messina Denaro. Nel Ragusano, c’è attesa per la sentenza di secondo grado per Veronica Panarello, già condannata per l’uccisione del figlio Loris Stival, e per i risultati dell’ispezione prefettizia decisa dal ministero degli Interni chiamata a stabilire l’esistenza di possibili infiltrazioni mafiose nel Comune di Vittoria. Ad Agrigento, infine, i primi mesi dell’anno vedranno il pronunciamento della Corte dei Conti su Calogero Firetto, il sindaco accusato di avere causato il dissesto finanziario da primo cittadino di Porto Empedocle.
Infrastrutture e trasporti
Nel settore delle infrastrutture, il passaggio più importante potrebbe essere rappresentato dalla conclusione dei lavori sulla Strada degli scrittori, la statale Agrigento-Caltanissetta, per la quale è prevista la consegna del secondo lotto, fino al collegamento con l’autostrada A19. Passando alle ferrovie, potrebbero iniziare i lavori di progettazione – salvo ricorsi e annessi ritardi – per il raddoppio del tratto Catania Bicocca-Catenanuova. Sempre a Catania, stando all’agenda del Comune, dovrebbe essere inaugurata entro l’anno la tratta della metro Nesima-Monte Po. A Palermo, occhi puntati sul completamento dell’anello ferroviario e sull’inizio dei lavori per la nuova linea dei tram. Previsto il potenziamento del servizio tranviario pure a Messina, con il raddoppiamento delle vetture.
Cultura
Il 2018 sarà l’anno che vedrà Palermo capitale della cultura. Un riconoscimento che la città ha ottenuto superando la concorrenza di molte altre pretendenti e che porterà sul capoluogo l’attenzione di operatori del settore e non. Sempre a Palermo, dal 16 giugno al 4 novembre, si terrà un altro appuntamento di livello internazionale: Manifesta. La biennale d’arte contemporanea, nata nei primi anni Novanta, arriverà in Sicilia. L’Isola è stata scelta in particolare modo per il coinvolgimento su due specifici temi: migrazione e condizioni climatiche, e gli effetti che essi hanno sulle nostre città. Ad Agrigento, invece, sono attesi i lavori per la messa in sicurezza della cattedrale. Sul fronte musicale, sarà un anno di concerti per la Sicilia. L’Isola ospiterà molti big del panorama nazionale e internazionale. Attesa a Messina per il ritorno, a distanza di tre anni, di Vasco Rossi che ha scelto il capoluogo peloritano – concerto il 21 giugno – per una delle cinque tappe del proprio VascoNonStopLive.
Sport
Saranno diverse le competizioni internazionali che vedranno impegnati – e in molti casi protagonisti – gli atleti siciliani. Se per pallavolo, nuoto e atletica leggera bisognerà attendere per sapere se gli isolani faranno parte della contesa, nessun dubbio sulle possibilità di successo per la pattuglia siciliana nella scherma: i campionati europei sono previsti a giugno in Repubblica Ceca, mentre un mese dopo, in Cina, si svolgeranno i mondiali. Doppio appuntamento anche per Vincenzo Nibali nel ciclismo. Lo Squalo salterà il Giro, per giocarsi le proprie chance sull’accoppiata Tour de France e campionato mondiale. La Sicilia sarà comunque protagonista della corsa rosa, con l’edizione 2018 che avrà tre tappe nell’Isola. In primo piano nel motocross anche Tony Cairoli a caccia del decimo campionato mondiale.