Finanziaria, la votazione viene fermata per Inter-Juve Ok ad aumento per i forestali e risarcimento agricoltori

I tempi per approvare la Finanziaria stringono, ma quelli per sedersi davanti la tv a vedere il big match Inter-Juventus sono ancora più risicati. Il racconto della giornata odierna dei lavori all’Ars, dove in ballo c’è la votazione della legge di stabilità, ha bisogno di partire dalla fine, o meglio dall’annuncio da parte del presidente dell’Assemblea Gianfranco Miccichè del momento in cui sarà interrotta la seduta. Per poi riprendere domani a mezzogiorno quando, a norma di legge, ci saranno ancora 36 ore per dare il via libera agli articoli necessari a pianificare l’attività finanziaria della Regione da qui alla fine dell’anno. 

Diversi finora i temi che sono stati sottoposti all’Aula, in un mix tra misure che già nei giorni scorsi avevano attirato l’attenzione di addetti ai lavori e non e altre che invece hanno aperto il varco alle critiche dell’opposizione, che ha attaccato parlando di marchette, come nel caso della proposta – poi bocciata – di assegnare risorse all’Idromoto. E così si è andati dall’accorpamento dei fondi a disposizione dell’Irfis, l’ente di credito che finanzia le imprese siciliane, alla norma che apre alla gestione dei beni demaniali ai privati, anche modificandone la destinazione d’uso ma a patto – la specifica è stata voluta dalle opposizioni – che versino in condizioni di precarietà acclarata. Spazio all’accensione di un mutuo da tre milioni per consentire alla Regione di acquistare beni di proprietà dell’Istituto vino e olio, ma anche a duecentomila euro che serviranno alla Protezione civile per favorire lo smaltimento dell’eternit presente nell’Isola.

Il presidente Musumeci, presente in Aula e al centro oggi della polemica legata alle frasi pronunciate sui disabili, si è detto soddisfatto per l’approvazione dello stanziamento per le ex Province: nell’anno in corso beneficeranno di 22 milioni che dovrebbero servire a pagare le mensilità dei dipendenti ma anche per la manutenzione delle infrastrutture gestite. A passare è stata poi anche la norma riguardante l’Arpa, con sala d’Ercole che ha approvato la proposta di aprire le assunzioni dell’ente che si occupa di protezione ambientale, ma solo dopo che l’assessorato al Territorio definirà nel dettaglio la pianta organica. Su questa norma l’opposizione si è divisa: il Movimento 5 stelle ha votato sì, il Pd si è astenuto.

Per quanto riguarda il futuro dei lavoratori delle partecipate: sorridono – seppure confermando la divisione tra le sigle sindacali con il Sifus che non ha mancato di esprimere il proprio disappunto – i forestali che avranno l’aumento di 80 euro previsto dal contratto già approvato in zona Cesarini dalla giunta Crocetta, mentre il personale dell’Ente acquedotti siciliani (Eas) passerà all’Esa, nell’ottica di accelerare la liquidazione dell’ente. Per la maggioranza di centrodestra è stata giornata anche di debacle dopo quella di ieri: bocciate infatti le norme per la fusione tra Istituto ippico e Istituto zootecnico e quella che prevedeva fondi per la sperimentazione di forme di biglietto unico dei trasporti urbani e interurbani nelle aree metropolitane. Niente da fare anche per la norma che prevedeva aiuti economici alle giovani coppie per l’acquisto della prima casa: in questo caso, l’accusa delle opposizioni ha riguardato l’esiguità dei fondi messi a disposizione nella legge di stabilità. Troppo pochi, al punto da interpretare la proposta come una trovata più mediatica che altro

Tra le norme che invece sono passate c’è l’istituzione di un fondo da dieci milioni di euro per i danni alle aziende agricole. La misura riguarda sia le conseguenze dovute al maltempo che quelle causate dalla fauna selvatica. Mentre ammontano a seicentomila euro le risorse per le adozioni internazionali. Soldi anche all’Ente musicale trapanese. In dirittura d’arrivo della giornata – e pure della partita cara agli juventini per la lotta per lo scudetto – via libera all’istituzione dell’Autorità di bacino del distretto idrografico della Sicilia.


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