Gela, la Procura chiude le indagini sulla Raffineria Chiesti 22 rinvii a giudizio per disastro ambientale

Con l’accusa di disastro colposo innominato, la Procura della repubblica di Gela ha richiesto il rinvio giudizio per 22 persone tra direttori e tecnici della Raffineria di Gela e di Enimed Gela (la consociata Eni che si occupa dei pozzi petroliferi). Il provvedimento giunge a poche ore dalla notizia che la procuratrice Lucia Lotti, dopo aver raggiunto la soglia massima di otto anni, lascia la città del golfo e torna a Roma da procuratore aggiunto. La magistrata va via riuscendo a chiudere la maxi inchiesta sull’inquinamento ambientale causato nell’ultimo decennio non solo dalle emissioni della Raffineria ma anche, e qui sta l’elemento di novità, dalla ricerca e dallo sfruttamento dei pozzi petroliferi a terra. 

Proprio mentre Eni attende l’esito del referendum del 17 aprile e il pronunciamento del Consiglio di Stato sul progetto dell’offshore ibleo che riguarda nuove possibili estrazioni a mare e la costruzione della piattaforma Prezioso K, che il sindaco Domenico Messinese ha chiesto di realizzare in loco. Secondo le accuse, gli imputati (che rischiano da 3 a 12 anni di reclusione) dovranno rispondere anche di violazione dei codici ambientali e omesse bonifiche. Anche in quest’ultimo caso il procedimento si lega all’attualità e agli esiti degli ultimi tavoli ministeriali

Anni di indagini hanno portato magistrati, forze dell’ordine, capitaneria di porto e consulenti tecnici ad acquisire migliaia di documenti ed effettuare decine di incidenti probatori che accerterebbero come nel territorio gelese, come già denunciato peraltro da anni dalle associazioni ambientaliste locali, ci siano state contaminazioni atmosferiche, del suolo e del sottosuolo nonché delle falde acquifere. Un inquinamento ambientale a tutto tondo che avrebbe avuto pesanti ripercussioni sull’ecosistema, sulle matrici ambientali e quindi sulla catena alimentare, per via delle coltivazioni sulla piana di Gela che si trova a ridosso degli impianti industriali e attraversata sottoterra da centinaia di chilometri di oleodotti. 

Come previsto dalla legge, la procuratrice Lotti ha informato i ministeri dell’Ambiente e della Salute, che potranno costituirsi parte civile nella prossima fase dell’udienza preliminare, ancora da fissare. Il procedimento si aggiunge a quelli già in fase dibattimentale che vedono coinvolti soprattutto la Raffineria di Gela. Come quello, nato dopo le denunce dei lavoratori, relativo alla presenza di amianto, quello sulle morti degli ex dipendenti del Clorosoda, il cosiddetto reparto killer, quelli sugli sversamenti a mare di sostanze inquinanti e quello relativo agli incendi al reparto Topping. Mentre in sede civile va avanti il ricorso cautelativo d’urgenza avviato con le firme di oltre 500 cittadini, nonché la richiesta di risarcimento danni per le famiglie di alcuni bambini nati malformati. 


Dalla stessa categoria

I più letti

Nel giorno in cui viene annunciato il trasferimento della procuratrice Lucia Lotti, arrivano le richieste per direttori e tecnici della società che gestisce l'impianto e di Enimed, che si occupa dei pozzi petroliferi. Acquisiti migliaia di documenti ed effettuati decine di incidenti probatori che accerterebbero le contaminazioni 

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Bottiglie in plastica del latte che diventano dei colorati maialini-salvadanaio. Ricostruzioni di templi greci che danno nuova vita al cartone pressato di un rivestimento protettivo. Ma anche soluzioni originali di design, come una lampada composta da dischi di pvc, un grande orologio da parete in stile anni ’70 in polistirolo e due sedie perfettamente funzionanti […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]