Zalando, l’idea tedesca che piace al Sud «La Sicilia è la patria dell’acquisto online»

Immaginiamo una giovane donna residente in un paesino sperduto sui Nebrodi o gli Iblei e tanta voglia di un paio di scarpe nuove. Qual è l’unica alternativa a un lungo viaggio verso i principali centri urbani per fare shopping? La Rete, naturalmente. Ecco spiegato uno dei motivi del successo della tedesca Zalando in Sicilia. La boutique online di vestiti e scarpe è approdata in Italia nel 2011, forte della sua esperienza in altre 13 nazioni. «Abbiamo notato alcune abitudini d’acquisto specifiche dell’isola, legate a una serie di fattori, tra cui certamente la presenza di molti piccoli Comuni distanti dai principali centri abitati», spiega Felix Kreyer, manager di Zalando per l’Europa meridionale. «Recentemente – continua Kreyer – abbiamo esteso il nostro servizio anche alle isole minori, molte delle quali fanno parte proprio della Sicilia». Insomma, da qualche tempo anche le ragazze di Favignana o Salina possono fare shopping a prezzi convenienti senza spostarsi sulla terraferma. Anche per Egadi o Eolie, infatti, valgono i principali servizi dell’ecommerce teutonico, cioè spedizione, reso e assistenza gratuiti: «L’adattabilità di Zalando alle specificità dei mercati costituisce non solo un fattore del quale possiamo andare orgogliosi, ma anche una delle chiavi del nostro successo».

Le altre ragioni, poi, hanno a che fare con i dipendenti: giovani e competenti. «L’età media è 28 anni e tutti i collaboratori italiani lavorano dalla sede di Berlino, ad eccezione dell’ufficio buying, aperto di recente a Milano, che si occupa di acquistare i migliori brand per il mercato italiano e non solo». Ragazzi in gamba, con una formazione legata all’economia, al mondo della moda o al marketing. In più, ovviamente, con una certa «propensione allo spostamento, visto e vissuto come un’opportunità di crescita: lavorando al fianco dei team internazionali c’è sempre la possibilità di apprendere grazie al confronto». E negli anni la squadra cresce, in professionalità ed elementi: «Siamo partiti con una decina di collaboratori e nei mesi successivi abbiamo continuato e continuiamo ancora a crescere». Forti di dati di fatturato estremamente positivi: «A livello globale Zalando ha chiuso il 2011 con un fatturato di 510milioni di euro, contro i 150milioni del 2010». In Italia, la crescita registrata supera le aspettative.

«L’utente ideale di Zalando è una donna tra i 25 e i 45 anni, ma nel concreto ci rivolgiamo a un segmento molto più trasversale», prosegue Felix Kreyer. Che aggiunge un dato: «Con piacevole sorpresa abbiamo constatato che sul sito italiano la percentuale di uomini che acquistano è molto più alta rispetto a quella degli altri paesi europei». Un successo, anche se l’Italia era una scelta difficile: «Pensavamo che la poca predisposizione all’acquisto online di alcune fasce di consumatori avrebbe costituito un limite», invece un sito facile da usare, i servizi gratuiti e la pubblicità su vari mezzi di comunicazione si sono rivelati un mix vincente.

Milletrecento marchi, linee proposte secondo stagione, e poi «ci impegniamo a ridurre al minimo i potenziali limiti all’acquisto online: l’esperienza d’acquisto deve essere affidabile, consapevole e divertente». Un progetto vincente, premiato non a caso agli European e-commerce award di Barcellona.


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Arrivata nel nostro Paese da meno di un anno e mezzo, la boutique digitale con sede a Berlino taglia traguardi da record: un fatturato globale di 510milioni di euro nel 2011, a fronte dei 150milioni del 2010. L’Italia si è rivelato un mercato strategico – qui, per esempio, comprano più uomini che nel resto d'Europa – e nella nostra isola la propensione all'acquisto è superiore che nel resto del territorio nazionale. Chi compra di più? «Gli abitanti dei piccoli comuni distanti dai principali centri abitati», spiegano dall'azienda

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