Stasera e domani, all'auditorium del Comune etneo, 130 danzatrici rappresenteranno i quattro elementi: fuoco, aria, acqua e terra. «Quello che si definisce un saggio di fine anno, ma è qualcosa di più», spiega Sara Pappalardo, coreografa e presidente dell'associazione Tery Al Kubra
Zafferana, un Sogno su note orientali Oltre cento donne unite dalla danza
Centotrenta donne, «dai cinque ai 70 anni», su un palco per mettere in scena il Sogno. Uno spettacolo di danza mediorientale e indiana, «quello che si definisce un saggio di fine anno, ma è qualcosa di più», spiega Sara Pappalardo, insegnante, coreografa e presidente dell’associazione Tery Al Kubra. Oggi e domani, dalle 21 all’anfiteatro di Zafferana Etnea, la compagnia interpreterà i quattro elementi. «Stasera saranno fuoco e aria, domani acqua e terra», afferma. «Con noi collaborano anche sei uomini che danzano e sei che suonano – racconta l’artista – Ma la messa in scena l’abbiamo curata tutta noi: abbiamo sarte, pittrici, scenografe».
Uno spettacolo che non «è solo esecuzione, ma emozione. La danza va oltre», chiarisce Pappalardo. Sono moltissime le donne che si sono avvicinate a quest’arte. «Si tratta di due stili molto diversi»: da una parte la danza del ventre – con influenze da Tunisia, Marocco, Egitto, Turchia – e dall’altra Bollywood, il genere diventato di moda grazie ai film delle numerose case di produzione indiane.