Due riunioni importanti per le sorti dei lavoratori della low cost etnea. La prima si terrà a partire dalle 11.30 nella sede del Ministero del lavoro con azienda e sindacati per l'esame congiunto nell'ambito della procedura di richiesta della cassa integrazione straordinaria. A seguire l'appuntamento è con Alitalia per la cessione del ramo d'azienda. Sul tavolo il destino dei dipendenti di volo e di terra. Tra questi ultimi l'azienda del patron del Calcio Catania ha individuato 103 esuberi
Wind Jet, oggi doppio incontro romano Sul tavolo cassa integrazione ed esuberi
Una lunga giornata quella di oggi per i lavoratori della Wind Jet. A Roma sindacati e azienda discuteranno prima con il Ministero del lavoro e poi con Alitalia sul loro destino. È arrivato infatti l’appuntamento per l’esame congiunto previsto dalla procedura di avvio della cassa integrazione straordinaria, richiesta dalla low cost etnea a fine maggio per i suoi 442 dipendenti a tempo indeterminato. A seguire si terrà l’incontro con Alitalia per la cessione di ramo d’azienda, con cui si realizzerà l’acquisizione della compagnia catanese da parte di quella di bandiera. In attesa che su di essa si pronunci definitivamente l’Autorità garante della concorrenza e del mercato.
Il verdetto sull’istruttoria aperta dall’Antitrust il 7 giugno si attende dopo metà luglio. Le sorti dei dipendenti Wind jet, invece, si delineeranno prima. Già oggi si saprà se dal primo luglio partirà la cassa integrazione e quanti lavoratori ne saranno interessati. L’azienda del presidente del Calcio Catania Antonino Pulvirenti, infatti, ha presentato il perimetro aziendale della newco costituita per essere ceduta al gruppo Cai-Alitalia. La proposta è che vengano assorbiti 337 dipendenti. I restanti 103 – due dei 442 lavoratori Wind Jet hanno dato le dimissioni – tutti del personale di terra, sono stati individuati come esuberi. Per loro si prospetta il licenziamento.
«Sono numeri che non ci possono vedere concordi – dice il segretario provinciale della Filt Cgil Carmelo De Caudo – Cercheremo di discuterli». Il sindacato vuole spingere affinchè da Alitalia sia assorbito tutto il personale della low cost. Una possibilità che invece l’azienda non ha mai preso in considerazione.
I lavoratori Wind Jet, intanto, restano in attesa e non parlano. «Hanno paura di esporsi e sperano che, se stanno zitti, possano avere la possibilità di essere tra quelli assorbiti da Alitalia», ha dichiarato di recente Chiara Falsaperla, la ex hostess che ha fatto causa alla compagnia aerea catanese. In occasione dell’incontro organizzato dai Comunisti italiani in piazza Stesicoro pochi giorni fa, nessuno dei suoi ex colleghi ha accettato l’invito a presentarsi e a raccontare cosa stanno vivendo.
[Foto di francescomucio]