Volo’s Day a Catania per la presentazione di ‘Uno su due’

«Donna, se’ tanto grande e tanto vali, / che qual vuol grazia ed a te non ricorre, / sua disianza vuol volar sanz’ali». Le donne catanesi non potevano desiderare altro diversivo per festeggiare l’8 Marzo. La sua visita alla nostra città. Si tratta di uno show man, presentatore, speaker radiofonico, attore cinematografico e teatrale, scrittore, dalla vena canterina e d’ispirazione dantesca… in un nome Fabio Volo.

Il sig Bonetti, meglio conosciuto col suo nome d’arte, ha trascorso l’intera giornata a Catania, ultima tappa di un tour promozionale ‘degno degli U2′ a detta del regista. ‘Uno su due’ nelle sale dal 2 Marzo è l’ultima fatica cinematografica di Eugenio Cappuccio, interpretato da Fabio Volo, Ninetto Davoli e Anita Caprioli. È la storia di un avvocato rampante che ha tutto nella vita: casa, fidanzata, amici, carriera… fino a che si trova ad affrontare il dramma della malattia, sospeso tra vita e morte. Una commedia umana sul tema dell’attesa, la rimozione della paura e la riscoperta del valore dell’altro.

Ecco di seguito la scaletta delle stazioni della Via Volis.

Prima fermata: mezzogiorno al Monastero dei Benedettini. La Facoltà di Lettere ha organizzato un incontro con attore e regista presieduto da Fernando Gioviale, docente di discipline dello spettacolo e da Alessandro De Filippo, docente di tecniche del linguaggio cinematografico. Un pubblico caloroso affolla l’Auditorium “Giancarlo De Carlo”. E la conversazione si svolge più serenamente rispetto all’ultimo battage ospitato da noi, guastato da disguidi organizzativi e di ordine tecnico.

Dopo la presentazione del tema da parte del sempre preparatissimo professore Gioviale, il regista è invitato a spiegare i motivi della scelta di Fabio come attore protagonista del suo lavoro. Lo definisce “un cavallo di Troia, vincente nell’immaginario collettivo, ma non solo. Attore nuovo, con una dinamica tutta sua, che lo ha convinto e impressionato nei suoi film precedenti (Casomai, La Febbre e Manuale d’amore 2)”. Aggiunge “lo ringrazio pubblicamente per la prima .. e ultima volta!“. Il resto dell’incontro trascorre tra domande e risposte inerenti al film, colorite ogni tanto dai toni irriverenti e ironici di Fabio, che ammette di aver disseminato locandine e inviti al cinema per tutti gli autogrill e aeroporti d’Italia durante questo giro pubblicitario, ricorrendo a volte ad un’imbarazzante auto-promozione, o quando afferma soddisfatto di aver contribuito alla stesura della sceneggiatura a partire dalla scena di sesso. Insomma, riconfermandosi il divertente intrattenitore che ogni mattina accompagna la gente al lavoro sull’emittente Deejay con un far radio alternativo.

Si passa a toni più commoventi, riafferrando le redini del tono generale di “Uno su due” grazie alla domanda di Oriana che, seduta sulle gambe dell’attore (e suscitando l’invidia delle presenti), indaga sul rapporto dell’attore-scrittore con i genitori in un mondo dove i contatti sociali avvengono prevalentemente via messenger! E lui, l’uomo che non si definisce colto perché troppo modesto o per via dell’interruzione precoce degli studi, riesce a sintetizzare i suoi sentimenti in un antico proverbio “la famiglia sono le radici della felicità”.

Seconda fermata: registrazione del programma televisivo “Insieme”, in onda la stessa sera alle 21. Qui la sala non è affollatissima, la gente accorre più per i divi di casa nostra come Giuseppe Castiglia o Litterio mentre Salvo La Rosa si dimostra sempre entusiasta delle visite di un personaggio che egli ha dichiarato apertamente di ammirare. E riesce a rubargli una performance canora inaspettata ma apprezzabile. Nei panni di un perfetto “terrone” si esibisce in “O sole mio” e la sala va in delirio.

Terza fermata: libreria Mondadori alle 18:00. L’incessante pioggia di oggi, dopo i caldi e assolati giorni passati, non ha frenato fans e curiosi. La saletta adibita per la miniconferenza è gremita di gente, che sopporta olezzo d’ascelle e calura asfissiante da folla ammassata per amore del proprio idolo. Le domande prendono l’avvio da riferimenti al film, che però la maggior parte delle persone in sala dimostra di non aver ancora visto, per poi spostarsi verso i temi affrontati dallo (in questo caso) scrittore Fabio Volo e riepilogati in una simpatica gag nata sul momento: una ragazza rompe il ghiaccio e dice “Fabio, hai scritto É una vita che ti aspetto?” e lui “sì” e lei “Ora che mi hai trovata, che facciamo?” – risate- e lui (sempre ricettivo e attento) “Usciamo a fare due passi per trovare il nostro posto nel mondo.. ma poi solo uno su due tornerà!” (ndr in corsivo i titoli dei suoi romanzi).

Restando in tema di Via .. Volis, il pomeriggio si conclude con una lunga incessante processione verso il “santuzzo” da fotografare, stringere, ammirare, baciare, saccheggiare di autografi per amiche e parenti!

Quarta fermata: Cinema Alfieri alle 20:30. I due arditi proseguono il tour de force per inaugurare la proiezione del film nell’unico cinema che al momento lo propone a Catania (sono state distribuite solo 120 copie della pellicola in tutta Italia) e per un saluto al volo a coloro che sono accorsi.

Quinta fermata: Hotel ****** alle 22. Fabio ha annunciato questa mattina alla radio che proprio oggi per la festa della donna e in una città forestiera non vorrebbe restare a dormire tutto solo… Messaggio recepito? Donne alla riscossa!!

 


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