Svolta nell'episodio registrato martedì pomeriggio in piazza Senia, dove su un circolo-sala giochi sono stati sparati da un'auto in corsa quattro colpi di pistola. Sulla base dei bossoli ritrovati, delle telecamere di videosorveglianza e delle testimonianze, è stato individuato un giovane. Mistero sul movente
Vittoria, denunciato un 27enne per la sparatoria Disturbi depressivi, ma ha porto d’armi sportivo
Svolta nella sparatoria che martedì pomeriggio ha interessato uno dei quartieri più problematici di Vittoria. Un 27enne incensurato è stato denunciato a piede libero. Il giovane vittoriese soffre di disturbi depressivi ma aveva un regolare porto d’armi sportivo. Non è ancora chiaro il movente.
I quattro colpi di pistola calibro 9×21 sono stati sparati in Piazza Daniele Manin, meglio nota come Piazza Senia, da un ventennio il cuore della comunità nordafricana. Qui le prove tecniche di convivenza con la popolazione vittoriese sono quasi fallite, molti cittadini hanno lasciato le loro abitazioni e si sono trasferiti altrove, qualche commerciante resiste. Intorno alle ore 16 di martedì, da via Caporale degli Zuavi una Renault Megane grigia ha svoltato per immettersi dentro la via Senia e ha fatto partire quattro colpi ad altezza d’uomo che avrebbero potuto uccidere chiunque si trovasse su quella traiettoria. Destinatario delle pallottole il centro ricreativo Vivere insieme, aperto da un paio d’anni circa e gestito da tunisini. Sin dal primo momento il proprietario ha dichiarato di non sapersi spiegare il gesto e di non aver avuto attriti con nessuno. I colpi hanno infranto una vetrina e una grondaia dell’acqua all’esterno, altri due si sono conficcati su un muro interno.
I carabinieri della Compagnia di Vittoria, giunti poco dopo sul posto, hanno subito raccolto tutti gli elementi utili alle indagini e sentito i testimoni. Questa mattina la svolta: un 27enne incensurato di Vittoria, G.B., con disturbi depressivi, è stato denunciato in stato di libertà. L’arma era regolarmente detenuta: come ciò sia possibile, data la natura di questi disturbi, resta un mistero, così come resta un mistero il movente. Il 27enne è titolare di porto di fucile per uso sportivo, e dopo aver sparato si era dileguato, facendo perdere le proprie tracce, anche se il titolare del centro afferma che «non ha accelerato».
Grazie alla capillare analisi di numerosi filmati dei sistemi di videosorveglianza, pubblica e privata, ed alle testimonianze rese da alcune persone presenti al momento della sparatoria, nonché alle informazioni acquisite durante l’attività di sopralluogo, durante la quale erano state recuperate e sequestrate due ogive appartenute ai proiettili dell’arma utilizzata, gli inquirenti hanno individuato l’autovettura e chi la utilizza. A seguito della perquisizione del veicolo, è stato rinvenuto un bossolo calibro 9×21, pertinente alle ogive già sequestrate, e nell’abitazione dell’uomo altri due bossoli del medesimo calibro e la pistola usata, una semiautomatica marca Feg: tutto è stato posto in sequestro penale e sarà sottoposto ad approfonditi esami tecnico-balistici.
La posizione del 27enne è tuttora al vaglio dell’autorità giudiziaria, dinanzi alla quale dovrà rispondere di porto abusivo di arma da fuoco, minaccia e danneggiamento aggravato. L’uomo pare non abbia ancora spiegato il motivo che lo ha spinto a premere il grilletto per ben quattro volte. I testimoni, inoltre, avevano dichiarato di aver visto due persone a bordo della Megane, il giovane, invece, ha detto di aver fatto tutto da solo.