Un sms inviato al cellulare dei clienti e un cartello affisso in alcune delle filiali distribuite in città e in provincia. È così che la banca Unicredit sta annunciando la progressiva chiusura di alcune delle sue agenzie anche nel Catanese. Cinque sono quelle che nel territorio etneo hanno visto abbassare le saracinesche e, in alcuni casi, anche già comparire gli annunci per l’affitto degli stabili in cui avevano la sede.
Tre di queste sono nel capoluogo, a corso Italia, in piazza Cutelli e in via Etnea. In provincia la chiusura ha riguardato l’agenzia di Belpasso Valcorrente a Etnapolise quella di Sant’Agata Li Battiati. «Continue adesioni agli esodi incentivati e la mancanza di realizzazione di un turn over del personale sta impoverendo sempre più la rete territoriale in Sicilia mentre le assunzioni vengono concentrate in altre aree del Paese dal centro al nord». A denunciare questa situazione è Gabriele Urzì, leader regionale della First Cisl Unicredit.
Da maggio a dicembre si sono già visti i primi riflessi dovuti a un accordo nazionale firmato tra Unicredit e i sindacati lo scorso 4 febbraio a Milano, dopo trattative concitate durate alcuni giorni, che prevede la volontarietà delle uscite incentivate in cambio 1300 assunzioni, il turn over nel rapporto di un’assunzione ogni tre uscite e la stabilizzazione di 600 contratti di apprendistato, ma anche la chiusura di circa 800 filiali. Di queste, 21 solo in Sicilia, comprese le cinque catanesi. «La cosa singolare – afferma Urzì a MeridioNews – è che non solo l’azienda non si sta ancora preoccupando della rotazione con una parte delle 1300 assunzioni previste dal piano industriale, ma non sta minimamente tenendo conto della conseguente perdita di professionalità».
Allo stato attuale, a Catania le filiali Unicredit ancora in funzione sono in piazza Università, in viale Ruggiero di Lauria, in via Barriera del Bosco, in viale Africa, in via Giacomo Leopardi, in viale Mario Rapisardi, in viale Vittorio Veneto, in via Gabriele d’Annunzio, in corso Sicilia, in via Torino, in piazza Giovanni Verga, in via Androne, in via Sant’Euplio, in via Umberto e in piazza Roma. È in una di queste agenzie che, infatti, sono stati trasferiti i clienti delle filiali che hanno già chiuso i battenti.
«Se continuerà questo trend della chiusura delle filiali in provincia – commenta il sindacalista – potranno sorgere anche nel Catanese le stesse difficoltà che si stanno già avendo altrove, in paesi medio piccoli siciliani dove è venuto meno l’unico sportello bancario che era rappresentato da Unicredit. Lì, già negli scorsi mesi, i correntisti hanno cominciato a manifestare la chiara intenzione di tenere i propri risparmi sotto il materasso con tutte le criticità di ordine pubblico che ne conseguono». Almeno per il momento, nella provincia etnea questo pericolo sembra scongiurato perché sia Belpasso che Sant’Agata Li Battiati possono contare su sportelli di altri gruppi bancari.
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