Tramite il portale dell'amministrazione, digitando esclusivamente il numero di targa, sarà possibile verificare la presenza di verbali per infrazioni commesse ma delle quali non si è ancora ricevuta la segnalazione. «Un servizio innovativo per il quale siamo la prima città d'Italia» dice il comandante della polizia municipale
Un clic per conoscere le multe non notificate Servizio online del Comune attivo da due mesi
Da oggi basta un clic per verificare l’esistenza di multe per infrazioni commesse, ma ancora non notificate. Da circa due mesi, infatti, sul sito del Comune di Palermo è disponibile un servizio che consente di effettuare una ricerca utilizzando unicamente il numero di targa del veicolo, consentendo così notevoli risparmi: non solo dei costi di notifica ma anche ricorrendo a una riduzione della multa per chi provvede subito al pagamento. Per accedere al servizio occorre cliccare sul portale del Comune, digitare su servizi online, quindi polizia municipale e, infine, ricerca contravvenzioni per targa.
Le informazioni saranno fornite nel rispetto della privacy: la data dell’infrazione sarà indicata senza mostrare il giorno esatto. A quel punto, gli utenti registrati potranno accedere alla sezione riservata del portale dalla quale, per i veicoli di cui l’utente ha la titolarità, è possibile usufruire dei servizi di pagamento, accedere alle foto relative alle infrazioni rilevate tramite dispositivi automatici (autovelox, street control, telecamere Ztl), effettuare – nei casi di infrazioni che prevedono la decurtazione dei punti per la patente – la comunicazione dei dati del conducente.
«Si tratta di un servizio innovativo che abbiamo presentato recentemente a Milano nel corso della Digital Week, la settimana dedicata all’innovazione – ha detto il comandante della polizia municipale Gabriele Marchese – Per la nostra iniziativa abbiamo ricevuto i complimenti del commissario governativo per l’attuazione dell’Agenda digitale Diego Piacentini. Siamo la prima città d’Italia che ha sviluppato questo servizio e molti Comuni ci hanno chiesto di copiarlo – ha aggiunto – e, ovviamente, abbiamo dato la nostra disponibilità».