Tutela dei minori, l’Asp di Catania: «Le Équipe multidisciplinari integrate sono un modello unico a livello nazionale»

Venerdì 10 gennaio, al Museo diocesano di Catania, si è svolto il convegno Le Équipe multidisciplinari integrate (Emi). Stato dell’arte del modello organizzativo e prospettive programmatiche. L’evento, organizzato dall’Azienda sanitaria provinciale (Asp) di Catania in collaborazione con il Tribunale per i minorenni di Catania, ha riunito esperti del settore, rappresentanti delle istituzioni, della magistratura, delle forze dell’ordine, del Terzo settore e membri della comunità per discutere di prevenzione, cura e tutela dei minori e confrontarsi, a distanza di due anni dall’istituzione delle Équipe multidisciplinari integrate, sugli esiti delle sinergie che sono state attivate fra le istituzioni presenti sul territorio e sull’implementazione della Procedura per la valutazione e la presa in carico del minore segnalato dall’Autorità giudiziaria.

I lavori sono stati aperti con i saluti istituzionali di Enrico Trantino, sindaco di Catania, Maria Carmela Librizzi, prefetta di Catania, Filippo Pennisi, presidente della corte d’Appello di Catania, Maria Letizia Di Liberti, dirigente generale del Dipartimento famiglia e politiche sociali dell’assessorato regionale della Famiglia e delle Politiche sociali, Agata Pappalardo, responsabile dell’Ufficio scuola della Diocesi di Catania, in rappresentanza dell’arcivescovo di Catania, Luigi Renna. Presenti il procuratore della Repubblica di Catania, Francesco Curcio, e il procuratore della Repubblica presso il tribunale per i Minorenni di Napoli, Patrizia Imperato, che hanno rivolto il loro saluto all’assemblea.

«Questo incontro ci ha offerto la possibilità di condividere l’impatto che il modello organizzativo, istitutivo delle Équipe multidisciplinari integrate, ha determinato nei sistemi di cura dell’area salute e giustizia – ha detto il direttore generale dell’Asp di Catania, Giuseppe Laganga Senzio – Sono stati due anni intensi di lavoro. È stata sviluppata l’idea, sono state apportate le modifiche necessarie, è stato aumentato il numero del personale, è stato riorganizzato anche l’assetto interno dei servizi e oggi possiamo presentare i risultati di questo lavoro, anche in termini numerici molto importanti, e l’efficacia delle forti sinergie istituzionali attivate. Le Emi saranno potenziate e, soprattutto, saranno strutturate all’interno dell’organizzazione aziendale». L’incontro ha visto la presenza di illustri relatori e una numerosa e qualificata partecipazione.

«È stata una giornata importante – ha detto il presidente del tribunale per i Minorenni di Catania, Roberto Di Bella – Sono stati illustrati i risultati relativi alla Procedura e sono molto contento per gli obiettivi raggiunti. L’Asp di Catania ha fatto un investimento straordinario. Sono state istituite sei Équipe, che lavorano esclusivamente su mandato dell’Autorità giudiziaria della Città metropolitana. Il modello rappresenta un esempio unico a livello nazionale. Abbiamo già raggiunto risultati straordinari, ma credo che con la dovuta formazione congiunta e con il potenziamento del personale possiamo ancora migliorare l’efficacia dell’azione delle Emi. Questo progetto innovativo è diventato oggetto di un Disegno di legge regionale, Liberi di scegliere, che ha già superato il vaglio di due Commissioni dell’Assemblea regionale siciliana – la commissione Affari Sociali e la commissione Salute – e che adesso è al Bilancio per la copertura finanziaria. Penso che il 2025 possa essere l’anno decisivo per l’approvazione della Legge regionale e così daremo anche una solida copertura normativa a questo progetto virtuoso».

Il tema del Convegno è stato affrontato e discusso in cinque panel:

  1. Il modello istitutivo delle EMI alla luce delle recenti riforme del sistema salute e del sistema giustizia
  2. Il Progetto “Liberi di Scegliere”
  3. L’impatto della procedura nei sistemi di cura e tutela di minori e famiglie
  4. Interventi preordinati
  5. Tavola Rotonda “Cura e tutela giuridica: un confronto tra gli ordini professionali”.

I dibattiti e le presentazioni hanno offerto prospettive approfondite. Intervenuti, secondo il programma, Giuseppe Laganga Senzio, Roberto Di Bella, Giuseppe Angelo Reina (direttore sanitario dell’Asp di Catania), Massimo Maria Escher (presidente della corte d’Appello di Catania sez. Famiglia e Minori), Loredana Sucato (dirigente dell’UOC Sevizio Sociale Professionale dell’Asp di Catania), Daniela Bordonaro (direttore ff dell’UOC Servizio di Psicologia dell’Asp di Catania) Maria Elena Parisi (avvocato, Coordinatore Commissione Famiglia COA CT con delega ai rapporti con il Tribunale per i Minorenni di Catania), Patrizia Surace (coordinatrice nazionale del Protocollo “Liberi di Scegliere”), Vincenza Rando (senatrice della Repubblica), Elisabetta Battaglia (Ordine dei Medici di Catania), Giuseppe Ciulla (Ordine regionale degli Assistenti Sociali), Emanuele Militello (Ordine regionale degli Psicologi), Antonino Distefano (Ordine degli Avvocati di Catania). La conferenza è stata moderata dalla giornalista Valeria Maglia.

Nel corso dei lavori Sucato e Bordonaro hanno presentato alcuni dati di attività delle Emi, relativi esclusivamente ai primi accessi di nuovi utenti (adulti e minori). Nel periodo compreso fra aprile e dicembre 2024, contestualmente all’avvio della nuova procedura di registrazione degli interventi sulle cartelle cliniche elettroniche, le Emi hanno svolto:

  • 433 colloqui psicologico-clinici (335 adulti, 98 minori)
  • 382 colloqui sociali (302 adulti, 80 minori)
  • 260 visite di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza
  • 185 relazioni (90 adulti, 95 minori)
  • 714 somministrazioni di test (574 adulti, 140 minori)
  • 151 osservazioni minore/osservazione relazione genitore-figlio (52 adulti, 99 minori)
    Sono state attivate 336 procedure di lavoro di rete (200 adulti, 136 minori) e 207 equipe di lavoro con servizi interni e esterni all’Asp di Catania (20 adulti, 187 minori).

Le Emi, costituite formalmente il 27 ottobre 2022 con il Protocollo d’intesa sottoscritto fra Autorità giudiziarie, istituzioni pubbliche, forze dell’ordine e ordini professionali, alla presenza del prefetto della città, rappresentano il luogo deputato al confronto multidisciplinare con la rete Servizi sociali, sanitari, educativi e di tutela sia interni sia esterni all’Azienda sanitaria provinciale. In linea con quanto previsto dal Pnrr e dal Decreto ministeriale 77/2022 e a fronte di una significativa crescita della casistica legata al malessere di minori e famiglie, il modello organizzativo Emi dell’Asp di Catania è un esempio unico in Italia e costituisce una evoluzione dei sistemi di cura e una sfida innanzitutto di tipo culturale. Le Emi rappresentano l’interlocutore unico con l’Autorità giudiziaria e garantiscono un approccio multidisciplinare, integrato e di prossimità. Sono costituite da psicologi, assistenti sociali e neuropsichiatri infantili che operano in sinergia con i Servizi territoriali e ospedalieri aziendali condividendone il metodo di lavoro e la vision.


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