Troppe ombre sulla Gesap, Idv: “Ci impediscono di vedere le carte”. Il caso approda all’Ars

E’ di nuovo nell’occhio del ciclone la Gesap, la società che gestisce l’aeroporto di Palermo. Una società già al centro di roventi polemiche per lo stato comatoso  in cui versano i suoi conti, per chiacchieratissimi e costosissimi incarichi di consulenza, per una gestione allegra, per dirla in sintesi, di risorse pubbliche.

Oggi, due i fatti degni di nota. Una pesantissima denuncia del gruppo consiliare Idv e una audizione sul caso all’Ars.

In una nota congiunta i consiglieri Paolo Caracausi e Filippo Occhipinti puntano il dito contro il Comune:

“Sono ormai più di sei mesi che poniamo all’attenzione della Giunta Orlando, e dell’opinione pubblica la gestione disastrosa della GESAP. Il processo di privatizzazione discusso e discutibile, langue. Abbiamo a più riprese chiesto documenti ufficiali sulle gare del 2012 e dati certi sul bilancio al quale ci è stato posto un divieto incredibile: non avremo il diritto di accesso agli atti. Dimenticando che noi gli atti li abbiamo chiesti al Comune e non alla GESAP, e non è discutibile che il Comune è socio rilevante della GESAP.

Torniamo a chiedere: perché il Comune non ci vuole dare le carte? Per tempo abbiamo chiesto – sottolineano Caracausi ed Occhipinti – che gli amministratori della GESAP, a partire dal Direttore generale Scelta, fossero rimossi per evidente incapacità gestionale, come dimostrano decine di vicende. Prendiamo ad esempio quella della GH. Prima a totale capitale GESAP, poi venduta per il 49% alla GH Napoli a circa 1 milione di euro e poi rivenduta, da questa, di nuovo a GESAP a 2,4 milioni di euro con un personale lievitato da 100 unità del 2005 alle 280 di oggi.

Ma al danno si aggiunge la beffa: GH oggi viene messa sul mercato ad un valore di 1,8 milioni di euro. In una società seria amministratori che producono questi risultati vengono mandati a casa. Come si vede – concludono Caracausi ed Occhipinti – sono parecchie le zone di opacità che ci inducono a ritenere essenziale l’audizione del Presidente della GESAP per chiarire gli innumerevoli punti oscuri di questa società. Se questo non dovesse avvenire in tempi rapidi ci vedremo costretti, nostro malgrado, a rivolgerci alla magistratura penale e a quella contabile affinché, finalmente, si faccia chiarezza sulla GESAP”.

Stamattina, invece, l’audizione all’Ars di cui ci informa il deputato del Pd, Fabrizio Ferrandelli:
“Nel corso dell’audizione di oggi in IV Commissione Ambiente e Territorio dell’Ars ho chiesto ufficialmente al presidente del cda di Gesap, Fabio Giambrone di conoscere tutti gli emolumenti, base ed aggiuntivi, e condizioni contrattuali di tutti i vertici della società che gestisce l’aeroporto di Palermo. È una questione di trasparenza, di efficienza e di economicità.

In tempi di spending review si devono certamente abbattere i costi della politica ma, nel contempo, si devono affrontare i costi delle partecipate. Una di queste è la Gesap. Non vorrei – sottolinea Ferrandelli -che si scoprisse, mentre oggi parliamo del futuro dell’aeroporto e dei lavoratori e di un possibile fallimento di Gesap, che la sua governance non sia stata altro che una ‘sgovernance’.

I  bilanci degli ultimi anni, infatti, sono sempre stati in passivo a fronte di lauti compensi destinati agli amministratori. Le notizie, ancora ufficiose, raccontano di emolumenti sino a 240 mila euro annui per la funzione di direttore generale e di penali milionarie nel caso di rescissione del contratto. Di questo qualcuno dovrà pur rispondere”.


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