Cantieri aperti, code, imprecazioni che intervallano sinfonie di clacson. E mentre l’automobilista catanese rischia la nevrosi, arriva un’ulteriore cattiva notizia: la consegna dei lavori di sistemazione del tondo Gioeni slitta ancora. L’opera potrebbe essere ultimata tra la fine di dicembre e i primi giorni del 2018. L’impresa Capobianco di Palma di Montechiaro avrebbe richiesto all’amministrazione una proroga contrattuale di 30 giorni rispetto alla scadenza di ottobre, ma è assai probabile che la richiesta venga estesa all’intero mese di dicembre.
La ragione dei ritardi si troverebbe, ancora una volta, nel sottosuolo: nel corso degli scavi necessari alla costruzione della fontana monumentale prevista dal progetto, le attività degli operai sarebbero state intralciate non soltanto da un cavo Enel che avrebbe dovuto trovarsi molto più in profondità, ma anche da un tubo di proprietà dell’acquedotto Carcaci.
Mentre l’ipotesi dei sei mesi abbozzata dal sindaco Enzo Bianco nello scorso febbraio è sfumata da un pezzo, perfino un maestro di diplomazia come l’assessore ai Lavori pubblici Michele Giorgianni comincia a perdere la pazienza: «Alla fine la questione è soprattutto economica – dice a MeridioNews – l’amministrazione chiederà il rispetto dei termini contrattuali. Valuteremo le ragioni esposte dalla ditta. Poi, se sarà il caso, applicheremo le penali previste dal contratto». Le difficoltà riscontrate dall’impresa si concentrerebbero sulla lavorazione del marmo che rivestirà i vasconi della fontana monumentale.
L’appalto è stato assegnato il 18 novembre 2016 alla ditta Capobianco Giuseppe, con un ribasso dell’11,86 per cento, dopo un ricorso al Tar della stessa. L’importo a base d’asta per i lavori era di 750mila euro (994mila se si considerano anche i 243mila euro alla voce somme a disposizione dell’amministrazione). Il costo finale non dovrebbe superare i 663mila euro. Consiste nella sistemazione artistico-architettonica della parete che costeggia la rotonda: più nel dettaglio, sorgeranno due fontane monumentali con acque a cascata, completamente rivestite in pietra, le cui vasche saranno formate da due o da tre blocchi di pietra e comporranno altrettanti doccioni. Senza dimenticare la realizzazione di un sistema di canalizzazione dell’acqua piovana.
C’è poi la vicenda che riguarda via Castorina e la costruzione di un bypass viario che dovrebbe collegare via dei Salesiani a piazzale Aldo Moro. Secondo i tecnici comunali, l’opera dovrebbe alleggerire il tondo Gioeni di una quota di traffico veicolare compresa tra il 20 e il 25 per cento. Ma anche in questo caso non mancano i ritardi: dovuti alla presenza di alcuni ammassi di roccia lavica che hanno costretto la ditta a modificare il progetto.
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