Una partita lunga anni sembra avviarsi sui giusti binari dopo l’offerta presentata dal governo Musumeci. I commissari liquidatori mostrano ottimismo sulla trattativa che dovrà chiudersi entro il 31 marzo, scadenza della compravendita già sottoscritta
Terme di Acireale, si avvicina l’acquisto della Regione Cerberus vanta 9 milioni. «Abbiamo l’ok dei creditori»
La storia delle Terme di Acireale è giunta al capitolo finale? Il sito potrebbe essere rivedere la luce a breve? Al netto di equivoci e intoppi burocratici, sembrerebbe di sì. Dallo scorso settembre, infatti, dopo circa vent’anni, la Regione Siciliana ha espresso la volontà di riacquistare l’Hotel Excelsior e il complesso polifunzionale acese. Adesso la trattativa sembra sempre più concreta: il governo regionale ha messo sul piatto nove milioni di euro. L’obiettivo del presidente Nello Musumeci è di riunificare l’intero patrimonio termale che la Regione, da socio unico, gestisce insieme a Terme spa dal 2010. Questo passaggio sembra essere l’ultima ancora di salvezza per una struttura ormai fatiscente, vittima di varie esperienze fallimentari che hanno costretto la stessa Regione a nominare, nel 2016, tre commissari liquidatori per salvare il salvabile. I nove milioni sono di molto inferiore rispetto al prezzo fissato quest’estate, 13 milioni, in occasione delle due aste indette dai commissari Francesco Petralia, Nino Oliva e Alessia Trombino, (segretaria particolare del presidente Musumeci, ad agosto subentrata a Vincenza Mascali). Tutti bandi andati deserti.
«In questi giorni abbiamo sottoscritto la compravendita insieme alla Regione, ma ci sono alcune condizioni sospensive da risolvere – spiega Petralia a MeridioNews – e cioè nello specifico dobbiamo chiudere la procedura esecutiva con i creditori e cancellare tutte le ipoteche che pendono sui beni». L’obiettivo è di fare tutto entro il 31 marzo, giorno della scadenza dell’atto di compravendita e ultimo passaggio verso l’acquisizione dei due immobili. E se, da un lato, c’è soddisfazione per il proseguimento della trattativa, dall’altro lato rimane da convincere i vari creditori che vantano debiti per più di dieci milioni nei confronti delle Terme di Acireale. A reclamare spettanze arretrate sono dipendenti e professionisti. A questi si aggiunge Cerberus, fondo americano che ha rilevato da Unicredit il credito di nove milioni più interessi. Anni fa l’istituto bancario aveva concesso un mutuo per la realizzazione del Polifunzionale e dell’Hotel Excelsior, ma i fitti passivi non sono stati mai estinti. Altre somme sono poi contestate dal Comune di Acireale, che vanta nei confronti delle Terme una somma di circa tre milioni di euro. Infine, a richiedere gli arretrati è anche la Sogip, società partecipata dell’ente comunale.
«Cercheremo di venire incontro alla trattativa, vedremo se ragionare in termini sia finanziari che immobiliari – afferma il primo cittadino di acese Stefano Alì – e sicuramente dovremo rispettare tutto il percorso che richiede un’operazione simile, salvaguardando il bilancio comunale: vantiamo 3 milioni di euro, vedremo in queste settimane come affrontare la questione». Cautela da parte del sindaco Alì, verso cui Petralia si dimostra sempre fiducioso: «I nove milioni offerti hanno spinto i creditori ad intavolare una strategia per non rischiare di perdere le spettanze in caso di un fallimento – prosegue Petralia – che vedrebbe solo Cerberus creditore privilegiato. Stiamo sintetizzando tutti gli accordi così che vengano cancellati ipoteche e ulteriori gravami, in modo tale da realizzare la trattativa con la Regione entro il 31 marzo».