Dopo la web tv e il mensile Scarp de tenis, la redazione di senza fissa dimora riparte da un periodico interamente realizzato a Catania, che sarà in vendita in giro per la città su di un'Ape Piaggio chiamata La Pina. Il costo è di un euro e 50
Telestrada riparte dalla carta stampata Virgillito: «Camminiamo sulle nostre gambe»
Barboni organizzati, ovvero un progetto di riscatto sociale che si rinnova. Così è stato presentato questa mattina il nuovo volto della redazione di strada di Telestrada, la web tv condotta dai senza fissa dimora nata sei anni fa e inizialmente legata alla Caritas diocesana. L’esperienza riparte da oggi con un mensile, che si occuperà delle buone notizie della città: Telestrada Press.
Il numero zero di Telestrada Press. Il logo è stato disegnato dal vignettista Totò Calì«Abbiamo deciso di abbandonare l’esperienza di Scarp De Tenis per due motivi: il primo è la poca aderenza dei temi al territorio. Il secondo è la necessità di vendere il prodotto editoriale per dare sostentamento ai redattori», ha spiegato la coordinatrice di questa nuova esperienza, la giornalista Valeria Maglia, questa mattina all’interno della Locanda del Samaritano di via Monte Vergine. Accanto a lei Gabriella Virgilito, direttrice di Telestrada Press che da anni prova «a portare avanti quella che è diventata una famiglia: finiti i finanziamenti del 8xmille, non ci siamo arresi e abbiamo deciso di camminare sulle nostre gambe, in autonomia, con questo giornale», ha affermato. Il prezzo del nuovo mensile è certamente accessibile: un euro e 50 centesimi, che andranno a finanziare la redazione ma anche i progetti della Locanda.
«Vogliamo essere un esempio di speranza e questo giornalino lo è per la città di Catania: perché i redattori di strada dimostrano che cambiare si può», ha dichiarato padre Mario Sirica, direttore della Locanda del Samaritano che ospita la redazione. Che ha ricordato altre esperienze collegate al giornale, come «l’orto sociale, creato all’interno della Locanda», i cui redattori insieme al quotidiano si sono fatti distributori dei prodotti che portano l’etichetta di Rete delle fattorie solidali. La distribuzione avverrà attraverso un’Ape Piaggio, denominata La Pina, una libreria itinerante che verrà utilizzata «anche per creare progetti sociali nelle scuole», ha concluso Maglia.