Taormina, la città metropolitana alle prese coi tagli Pagano pure i carabinieri: o aumenta affitto o sfratto

La Città metropolitana di Messina prova a raschiare il fondo del barile per fare cassa e rimpinguare il bilancio e stavolta sotto i riflettori del patrimonio immobiliare finisce anche il palazzo adibito in Corso Umberto di Taormina a caserma dei carabinieri. Con apposito atto di indirizzo, infatti, il commissario straordinario Filippo Romano ha avviato la procedura per un possibile aumento del canone di affitto per l’edificio che si trova nel cuore della perla dello Jonio, a pochi passi dal palazzo dei congressi e in prossimità della via Teatro Greco. 

Romano ritiene necessaria una rivisitazione delle condizioni economiche di affitto e rende noto che, nel caso non si dovesse arrivare ad una intesa entro fine anno col ministero dell’Interno, verrà attivato l’iter di messa in vendita immediata del bene. Viene ipotizzato che la compagnia dei carabinieri debba, in quel caso, lasciare l’immobile entro il 30 marzo del nuovo anno.

L’ormai ex Provincia deve fare i conti con i tagli dei trasferimenti erariali da parte dello Stato e con i rilievi della Corte dei Conti e allora l’obiettivo è quello di valorizzare il patrimonio per trovare nuove risorse con cui dare linfa a un bilancio sempre più asfittico. In questo contesto si ritiene che l’attuale canone per la caserma sia inferiore ai valori di mercato e che, pertanto vada rivisto e adeguato «a un prezzo congruo», per un ammontare complessivo di 208mila euro annui.

In soccorso dei carabinieri che rischiano lo sfratto potrebbe arrivare in extremis il Comune di Taormina. «Dopo aver appreso che la città metropolitana di Messina, potrebbe sfrattare la Compagnia, ho deciso di contattare Romano e incontrarlo per proporgli di acquisire al patrimonio comunale la proprietà dell’immobile», rende noto il sindaco Eligio Giardina. «La caserma – ha aggiunto – a questo punto anzi deve passare, ad ogni costo, al patrimonio della nostra città. Non possiamo permetterci di perdere la presenza dell’Arma sul territorio». Un’ipotesi è che in cambio dell’acquisto, il Comune possa concedere alla città metropolitana qualche altro bene attualmente parte del suo patrimonio. I prossimi giorni saranno, quindi, già cruciali, vista l’indicazione da parte dei vertici di Palazzo dei Leoni di arrivare ad una decisione entro il 31 dicembre. 

Emanuele Cammaroto

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