Lo spoglio non è ancora finito, ma Cateno De Luca era già in strada a cantare vittoria, con una lunga processione, seguito da un codazzo di persone, tra cui anche diversi deputati regionali dell’alveo di Sicilia Vera e Sud chiama Nord. Una processione mistica, con il neo eletto sindaco di Taormina che parla tutto il […]
Taormina, Cateno De Luca stravince le elezioni: superato il 60 per cento dei consensi
Lo spoglio non è ancora finito, ma Cateno De Luca era già in strada a cantare vittoria, con una lunga processione, seguito da un codazzo di persone, tra cui anche diversi deputati regionali dell’alveo di Sicilia Vera e Sud chiama Nord. Una processione mistica, con il neo eletto sindaco di Taormina che parla tutto il tempo, ripreso in diretta social, mentre dai lati della strada si alzano cori da stadio, mentre De Luca dispensa saluti a destra e a manca e qualcuno si spinge anche oltre, andando a baciare il deputato sindaco.
Quando manca ancora poco meno di un terzo delle schede da scrutinare, Cateno De Luca è già forte del suo 63 e rotti per cento, con un divario ormai incolmabile per lo sfidante più accreditato, l’uscente Mario Bolognari, che non arriva al 30 per cento. Più staccato Antonio D’Aveni, che non arriva al dieci, così come Alessandro De Leo, candidato d’appoggio a De Luca, che porta a casa un risultato di poco superiore all’uno per cento.
«Ho visto nelle ultime 48 ore cose veramente balorde da parte dei candidati – dice De Luca – non si erano resi conto che ormai avevano perso. Avevano perso il contatto con la realtà. Io invece ero tranquillo, concentrato solo a non dare spazio a nessuna accusa, a nessuna illazione». E passando davanti al Palazzo di città, De Luca manda un bacio: «Oggi lo guardiamo a distanza, gli mandiamo un bacio e gli diciamo “arrivederci a domani”».
Il corteo di De Luca si ferma in piazza Duomo, per il comizio di ringraziamento. Un comizio con tanto di sigla introduttiva e presentatrice, a cui partecipano in maniera attiva tutti i vertici di Sv e ScN. «Quando sono stato male, il 25 ottobre – dice il neoeletto sindaco di Taormina – anche in base ai consigli che mi erano stati dati da chi mi aveva preso in cura, avevo cercato di razionalizzare gli impegni. Questo mi creava grande difficoltà, ma era una fase molto delicata e anche solo fare una passeggiata mi causava fatica. Devo confessare che la candidatura a Taormina non rientrava più nei miei programmi. Quello che mi ha colpito è stato un breve colloqui con mio figlio Gabriele, che con grande lucidità mi ha motivato perché era una decisione che io dovevo portare avanti. La mia tempra è stata messa a dura prova, ma ne siamo usciti fuori e abbiamo ripreso il cammino con gli stessi ritmi di prima».
Infine i ringraziamenti: «Domenica prossima faremo un momento legittimo di festeggiamenti, ritenetevi tutti invitati. Dobbiamo ringraziare tutti i candidati e le candidate, tutte le nostre liste, tutti coloro che ci hanno messo la faccia. Voglio ringraziare tutto lo staff che mi sopporta e non avete idea di quanto è difficile sopportare me». Previsti in giornata anche altri due comizi: a Mazzeo e Trappitello, per ringraziare tutti. «Per me la campagna elettorale è finita oggi. Ma se qualcuno vuole fare il giapponese, vuole portarla avanti, sono attrezzato anche per questi casi patologici. Non userò mai il palazzo comunale come clava nei confronti di chi non mi ha votato. E agli amici: che nessuno si permetta di consumare vendette di natura politica, perché lo manderò a casa».