Potevano chiamarlo u jocu ro calamaru: la versione palermitana di Squid game. C’era chi, dal carcere, dirigeva le violenze attraverso uno schermo e chi assisteva dal divano. Chi faceva finta di non conoscere il gioco e chi non sapeva neanche di dover giocare. È la storia del pestaggio mafioso contenuta nelle migliaia di pagine di […]