Sul rigassificatore di Porto Empedocle un’indagine dell’Unione Europea

Il difensore civico europeo (Mediatore Europeo), Nikiforos Diamandouros (nella foto), ha aperto un’indagine sul progetto per la realizzazione di un rigassificatore a Porto Empedocle, a ridosso della Valle dei Templi, patrimonio mondiale dell’Unesco. Lo rendono noto Caterina Busetta e Gaetano Gaziano tramite il blog “Salviamo la Valle dei Templi”. L’indagine scaturisce dalle diverse denunce fatte al difensore civico e alla Commissione europea dalle associazioni agrigentine che hanno contrastato e contrastano il progetto. A fianco a loro si sono schierati il sindaco della città dei Templi, Marco Zambuto, e le euroeurodeputate elette in Sicilia, Sonia Alfano e Rita Borsellino che, attraverso le loro interrogazioni parlamentari a Strasburgo, non hanno mancato di sollevare dubbi sia sulla liceità di garantire aiuti pubblici all’azienda (Enel) titolare del progetto (in violazione degli articoli e 107 e 119 del Trattato Europeo), sia sull’opportunità di costruirlo così vicino ad un’area archeologica considerata tra le più preziose del mondo.
Per inciso, i poteri del Mediatore civico europeo non sono certo quelli di un organo inquirente, né può entrare nel merito della scelta della location. Di questo dovrebbero occuparsi le istituzioni italiane, che però non lo fanno. Emblematico il silenzio assordante del rappresentante italiano dell’Unesco, Gianni Puglisi, che sull’argomento, al massimo farfuglia. Per non parlare del Fai, come vi abbiamo raccontato in questo articolo. Ma, nonostante i poteri limitati, l’ interesse di un’istituzione europea verso tale progetto potrebbe risvegliare anche quello di altre istituzioni. Almeno questa è la speranza dei comitati civici. I quali non hanno potuto contare, almeno finora e per quanto se ne sappia, sulla magistratura italiana.

Ad Agrigento, infatti, non è successo quello che è avvenuto a Siracusa, dove un procuratore della Repubblica serio ed attento, che risponde al nome di Ugo Rossi, ha aperto un’indagine conoscitiva sul progetto per costruzione di un impianto simile a Priolo. E lo ha fatto sulla spinta dei movimenti civici che, a colpi di esposti, dossier e campagne di sensibilizzazione, hanno urlato ai quattro venti la loro contrarietà all’installazione del rigassificatore (classificato dall’Ue come impianto ad alto rischio di incidente) in una zona altamente sismica e già devastata dall’industria chimica.
Ad Agrigento le proteste sono state altrettanto veementi. Sia per quanto riguarda il rischio tenuta della Valle dei Templi in caso di incidente (il futuro rigassificatore di Porto Empedocle, tanto per essere chiari, conterrà 8 miliardi di metri cubi di metano; se una bombola di gas, che contiene una quantità infinitesima del gas immagazzinato in uno di questi impianti, esplodendo è in grado di distruggere una palazzina di due piani, è semplicemente inimmaginabile cosa potrebbe succedere se saltasse in aria un rigassificatore), sia per la sicureza degli abitanti di Porto Empedocle. Le associazioni agrigentine non hanno mancato di denunciare anche passaggi non proprio cristallini nell’iter autorizzativo. Il collega Gian Joseph Morici, ad esempio, sul suo giornale online la valle dei templi.net ha raccontato, tra le altre cose, del rifiuto dell’allora comandante della Capitaneria, Maurizio Trogu, di prendere parte alla riunione del comitato tecnico regionale che avebbe rilasciato l’autorizzazione definitva per non rendersi “complice di eventuali porcate”.

Ma la Procura di Agrigento, a quanto ne sappiamo, del caso non si è mai occupata, se non in relazione ai ‘pizzini’ trovati in tasca al boss Gerlando Messina, che testimoniano una interesse della criminalità organizzata per i lavori dell’impianto (e questo non sorprende).
C’è da aggiungere che nei giorni scorsi il governo regionale retto da Raffaele Lombardo ha detto ‘no’ al rigassificatore di Priolo. Un po’ a rilento, pare che si sia convinto che non è un impianto sicuro. E a Porto Empedocle? Le motivazioni, peraltro simili, non sono valide? La sensazione è che, nel caso dell’impianto agrigentino, l’iter autorizzativo sia in una fase troppo avanzata per consentire al governo regionale di usare lo stesso metro di valutazione che ha riservato a Priolo. Sempre che motivi che hanno portato allo stop siano davvero legati alla salvaguardia dei cittadini.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Il difensore civico europeo (mediatore europeo), nikiforos diamandouros (nella foto), ha aperto un'indagine sul progetto per la realizzazione di un rigassificatore a porto empedocle, a ridosso della valle dei templi, patrimonio mondiale dell’unesco. Lo rendono noto caterina busetta e gaetano gaziano tramite il blog "salviamo la valle dei templi". L’indagine scaturisce dalle diverse denunce fatte al difensore civico e alla commissione europea dalle associazioni agrigentine che hanno contrastato e contrastano il progetto. A fianco a loro si sono schierati il sindaco della città dei templi, marco zambuto, e le euroeurodeputate elette in sicilia, sonia alfano e rita borsellino che, attraverso le loro interrogazioni parlamentari a strasburgo, non hanno mancato di sollevare dubbi sia sulla liceità di garantire aiuti pubblici all'azienda (enel) titolare del progetto (in violazione degli articoli e 107 e 119 del trattato europeo), sia sull’opportunità di costruirlo così vicino ad un'area archeologica considerata tra le più preziose del mondo.

Il difensore civico europeo (mediatore europeo), nikiforos diamandouros (nella foto), ha aperto un'indagine sul progetto per la realizzazione di un rigassificatore a porto empedocle, a ridosso della valle dei templi, patrimonio mondiale dell’unesco. Lo rendono noto caterina busetta e gaetano gaziano tramite il blog "salviamo la valle dei templi". L’indagine scaturisce dalle diverse denunce fatte al difensore civico e alla commissione europea dalle associazioni agrigentine che hanno contrastato e contrastano il progetto. A fianco a loro si sono schierati il sindaco della città dei templi, marco zambuto, e le euroeurodeputate elette in sicilia, sonia alfano e rita borsellino che, attraverso le loro interrogazioni parlamentari a strasburgo, non hanno mancato di sollevare dubbi sia sulla liceità di garantire aiuti pubblici all'azienda (enel) titolare del progetto (in violazione degli articoli e 107 e 119 del trattato europeo), sia sull’opportunità di costruirlo così vicino ad un'area archeologica considerata tra le più preziose del mondo.

Il difensore civico europeo (mediatore europeo), nikiforos diamandouros (nella foto), ha aperto un'indagine sul progetto per la realizzazione di un rigassificatore a porto empedocle, a ridosso della valle dei templi, patrimonio mondiale dell’unesco. Lo rendono noto caterina busetta e gaetano gaziano tramite il blog "salviamo la valle dei templi". L’indagine scaturisce dalle diverse denunce fatte al difensore civico e alla commissione europea dalle associazioni agrigentine che hanno contrastato e contrastano il progetto. A fianco a loro si sono schierati il sindaco della città dei templi, marco zambuto, e le euroeurodeputate elette in sicilia, sonia alfano e rita borsellino che, attraverso le loro interrogazioni parlamentari a strasburgo, non hanno mancato di sollevare dubbi sia sulla liceità di garantire aiuti pubblici all'azienda (enel) titolare del progetto (in violazione degli articoli e 107 e 119 del trattato europeo), sia sull’opportunità di costruirlo così vicino ad un'area archeologica considerata tra le più preziose del mondo.

Il difensore civico europeo (mediatore europeo), nikiforos diamandouros (nella foto), ha aperto un'indagine sul progetto per la realizzazione di un rigassificatore a porto empedocle, a ridosso della valle dei templi, patrimonio mondiale dell’unesco. Lo rendono noto caterina busetta e gaetano gaziano tramite il blog "salviamo la valle dei templi". L’indagine scaturisce dalle diverse denunce fatte al difensore civico e alla commissione europea dalle associazioni agrigentine che hanno contrastato e contrastano il progetto. A fianco a loro si sono schierati il sindaco della città dei templi, marco zambuto, e le euroeurodeputate elette in sicilia, sonia alfano e rita borsellino che, attraverso le loro interrogazioni parlamentari a strasburgo, non hanno mancato di sollevare dubbi sia sulla liceità di garantire aiuti pubblici all'azienda (enel) titolare del progetto (in violazione degli articoli e 107 e 119 del trattato europeo), sia sull’opportunità di costruirlo così vicino ad un'area archeologica considerata tra le più preziose del mondo.

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]