Ospite alla Scuola superiore di Catania, il direttore generale dellAgenzia italiana del Farmaco Luca Pani discute con docenti e studenti dei prodotti medicinali a base di cellule staminali. Tra clamore mediatico e studi incerti. Un discorso che si amplia fino a comprendere alcuni passaggi sulla clonazione e la sperimentazione animale
Staminali, dibattito con il direttore dell’Aifa «Il vero ostacolo è lillusione di sapere»
«In questo momento cè un mercato fiorente di cellule staminali. Persone poco informate spendono fino a duecentomila dollari per terapie che le utilizzano, ma non è guarito nessuno». Queste le parole del direttore generale dellAgenzia italiana del Farmaco (Aifa) Luca Pani, ospite presso la Scuola Superiore di Catania alla presenza del rettore Giacomo Pignataro, del presidente della Ssc Francesco Priolo, del professore ordinario di Farmacologia Filippo Drago e del professore di Biochimica Daniele Condorelli.
Tema centrale dellincontro, i prodotti medicinali a base di cellule staminali, la cui regolamentazione normativa risale al 2007, quando lUnione europea è intervenuta con il regolamento 1394/2007 autorizzando farmaci di tipo genetico. Le cellule staminali sono in grado di trasformarsi in unampia gamma di tipi di cellule del corpo e sono destinate al trapianto oppure alla manipolazione.
La vicenda delle terapie con cellule staminali è stata al centro del dibattito collettivo dopo la risonanza data da giornali e televisioni al metodo stamina, ossia un mix di cellule ideato da Davide Vannoni, attualmente indagato per truffa e associazione a delinquere. «I media hanno alimentato sia il dibattito sulle staminali che sui viaggi della speranza in Cina e in altri Paesi, incidendo non poco sul fenomeno», afferma il medico psichiatra.
Risale al 2007 il primo premio Nobel per la Medicina per lutilizzo di cellule staminali embrionali, il cui prelievo in Italia è vietato dalla legge perché comporterebbe la distruzione del feto, scatenando una serie di problemi etici. «Dal 1997 in Italia la clonazione umana a scopi riproduttivi è proibita spiega il dottor Pani- cosi come la creazione di embrioni a scopo di ricerca. Pensate che in Cina, invece, impiantano cip cerebrali nellippocampo senza neanche il consenso informato, andando incontro anche a rischi».
Lincontro , scandito da una pluralità di interventi e dal dibattito con gli studenti presenti, ha consentito di sviscerare il tema sfiorando anche quello della sperimentazione animale. «Senza la sperimentazione, la stragrande maggioranza delle malattie non solo non sarebbero curate, ma comprese», puntualizza Pani. «Non si tratta affatto di vivisezione, come in realtà viene detto».
In relazione alla somministrazione delle cellule staminali mediante farmaci, il direttore generale dellAifa si dichiara favorevole alle terapie quando sussiste una condizione di pericolo di vita e solo se la qualità e la sicurezza dei farmaci vengono garantite al paziente, dichiarandosi del tutto contrario al loro uso indiscriminato. Indipendentemente dalle critiche mosse nei suoi confronti e di coloro che la pensano allo stesso modo, considerati ostacoli da parte dei sostenitori della somministrazione a tutti i costi. «Noi siamo regolatori, abbiamo unidea forte conclude – Il più grande ostacolo al progresso della scienza non è lignoranza, ma lillusione di sapere».