Lindiscrezione circola da qualche giorno nei palazzi della politica siciliana e, naturalmente, anche dalle parti di roma dove il capo del governo in persona, mario monti, è impegnato in queste ore a definire la lista dei sottosegretari. Sono in tanti, i big dellisola, a chiedere al presidente del consiglio dei ministri un segnale positivo per la sicilia. Ovvero, le nomine di siciliani nellesecutivo nel ruolo, ovviamente, di vice ministri. Ebbene, tra le già citate indiscrezioni, nel pd siciliano si fa il nome di luigi cocilovo.
Sottosegretari, Cocilovo in pista
Lindiscrezione circola da qualche giorno nei Palazzi della politica siciliana e, naturalmente, anche dalle parti di Roma dove il capo del governo in persona, Mario Monti, è impegnato in queste ore a definire la lista dei sottosegretari. Sono in tanti, i big dellIsola, a chiedere al presidente del Consiglio dei ministri un segnale positivo per la Sicilia. Ovvero, le nomine di siciliani nellesecutivo nel ruolo, ovviamente, di vice ministri. Ebbene, tra le già citate indiscrezioni, nel Pd siciliano si fa il nome di Luigi Cocilovo.
Già esponente di spicco della Cisl siciliana negli anni (ormai molto lontani, in verità) in cui lastronave cislina isolana era governata da Sergio DAntoni. Poi al vertice della stessa Cisl siciliana. E, ancora, a Roma – nel ruolo di numero due dellorganizzazione sindacale: responsabile dellorganzzazione – quando DAntoni diventa il numero uno della Cisl.
Dopo lunghi anni al vertice della Cisl nazionale, Cocilovo è ancora sulla breccia. Eccolo candidato, nel collegio Sicilia-Sardegna, alle elezioni europee sotto il simbolo della Margherita. Allora,, in quel partito, quando comparve il suo nome in lista, scuotevano la testa: Non ce la farà, non ce la farà mai, sentenziavano i soliti Soloni. Sbagliando. A loro Cocivolo rispondeva secco: Parliamone a urne aperte…. I fatti gli hanno dato ragione, visto che è stato eletto, andando poi a ricoprire la carica di vice presidente del parlamento europeo.
Oggi Cocilovo è a riposo (o quasi, visto che insegna, o dovrebbe insegnare, allUniversità di Palermo). Il suo nome è venuto fuori a sorpresa. Unindiscrezione, appunto. Ce la farà? Dalla sua ha un requisito che non è da sottovalutare: lesperienza, sindacale e politica. E in un momento in cui si dovranno chiedere sacrifici ai lavoratori a reddito fisso, avere un sindacalista dallaltra parte, cioè tra le file del governo, potrebbe risultare un fatto positivo.