Sequestro da 50 mililioni a Ruggeri, del clan Nardo Avrebbe gestito due ditte di trasporto agrumi a Lentini

Su proposta avanzata dalla Procura della Repubblica – Gruppo misure di prevenzione, Il
Tribunale di Catania – sezione misure di prevenzione ha disposto il sequestro di beni ritenuti
riconducibili all’ergastolano Filadelfo Ruggeri, esponente di spicco del clan mafioso Nardo di
Lentini. Tale provvedimento, finalizzato alla confisca, è stato eseguito nella giornata odierna dai
Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Siracusa. 

Le investigazioni, condotte e declinatesi mediante attività intercettive, valorizzazione di
dichiarazioni di collaboratori di giustizia ed approfondimenti patrimoniali, hanno consentito di far
luce sugli espedienti posti in essere dal clan per operare nel lucroso settore del trasporto su gomma
di prodotti agricoli, in particolare degli agrumi, ostacolando la riconducibilità dei soggetti giuridici
operanti rispetto all’organizzazione criminale in parola.
Il provvedimento, emesso ai sensi dell’art. 20 del Codice Antimafia, ha pienamente recepito
le risultanze investigative, che hanno dimostrato come il Ruggeri, avvalendosi della
collaborazione di sei propri familiari e prestanome, sebbene detenuto dagli anni Novanta per
associazione mafiosa, omicidi ed altro, continuava a gestire di fatto attività del clan, in particolare
attraverso due floridissime ditte di Lentini operanti nel settore del trasporto su gomma
ortofrutticolo, la Ruggeri Francesco e la Ruggeri Trasporti S.r.l., intestate a suoi familiari –
che nel 2018 hanno espresso un volume d’affari complessivo pari a circa €. 25.000.000
(venticinquemilioni), impiegando più di 200 dipendenti -, disponendo, di fatto, dell’ingentissimo
patrimonio delle indicate aziende, costituito da 344 mezzi fra motrici, rimorchi isotermici ed
autoveicoli, immobili (appartamenti, capannoni e terreni) e conti correnti, per un valo.re stimato in
circa €. 50.000.000 (cinquantamilioni). 

Approfondendo i profili di riconducibilità di tali imprese sul piano decisionale, gestionale e
degli utili, le indagini hanno chiarito che le stesse erano strumentali alle attività illecite del clan e,
facendo risaltare l’evidente sproporzione dei redditi dichiarati/leciti dei soggetti in parola con il
patrimonio accumulato e con gli investimenti operati nel tempo, hanno consentito di operare il
sequestro dei detti beni, artificiosamente intestati a terzi compiacenti.
Le ditte in questione sono risultate operare con le tipiche modalità mafiose e
monopolizzavano il lucroso mercato del trasporto su gomma dell’ortofrutta, in particolare degli
agrumi della Sicilia orientale, garantendo così al clan ingentissimi introiti.
Le indagini, pertanto, hanno ulteriormente accreditato le modalità con cui l’organizzazione
mafiosa di riferimento continua ad esercitare il proprio incisivo potere di infiltrazione nel tessuto
economico del territorio, assumendo il controllo di settori caratterizzanti dello stesso.

(Fonte: comando provinciale carabinieri di Siracusa)


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]