Da Siracusa a Caltagirone, passando per Bagheria e Misilmeri: 59 scuole riceveranno fondi (in parte europei) per allungare la permanenza dei loro ragazzi grazie ad attività didattiche extracurriculari. Una piccola boccata d'ossigeno nell'isola in cui il tempo pieno è un miraggio
Scuola, più italiano e matematica contro la dispersione Cinque milioni a 59 istituti in aree a rischio abbandono
I progetti di 59 scuole siciliane finanziati dall’assessorato regionale all’Istruzione. Ammontano a cinque milioni di euro i fondi messi a disposizione degli istituti scolastici dell’Isola, nell’ambito del progetto Leggo al quadrato2, «un intervento – dichiara l’assessore regionale Roberto Lagalla – dedicato alle aree maggiormente a rischio, utile a contrastare il fenomeno dell’abbandono scolastico precoce, grazie all’allungamento del tempo scuola e all’avvio di attività didattiche extracurriculari». E altri sette verranno messi a disposizione per la nuova edizione del progetto, ha annunciato l’assessorato. Una piccola boccata d’ossigeno nella Sicilia in cui il tempo pieno è un miraggio: solo quattro bambini su 100 nell’Isola ne usufruiscono contro una media nazionale del 30 per cento.
Al finanziamento hanno avuto accesso le scuole che hanno partecipato al bando presentando dei progetti in regola coi requisiti richiesti. I protagonisti delle attività proposte «sono i ragazzi», come spiega Sebastiano Rizza, dirigente dell’istituto comprensivo Giuseppe Lombardo Radice di Siracusa, che col progetto Noi ci siamo riceverà la somma di 77.838 euro: «Mira alla piena inclusione degli alunni che presentano una situazione di disagio culturale, sociale o fisico e al rafforzamento o recupero delle competenze di base attraverso una progettazione partecipativa e integrata con il contesto territoriale, con moduli didattici personalizzati e incentrati su bisogni e potenzialità dei discenti con specifici percorsi per stranieri di prima e seconda generazione». Insomma, il tutto alla fine «si riduce al miglioramento delle competenze degli studenti – evidenzia il dirigente a MeridioNews – si faranno laboratori, ricerche, sarà una didattica più coinvolgente rispetto a quella classica, con percorsi che prevedono anche il potenziamento della lingua inglese».
Nello specifico, il progetto prevede due corsi di lingua inglese, due corsi di italiano per stranieri, due corsi di approfondimento nell’ambito dell’educazione alimentare e poi altri quattro moduli che saranno svolti in modalità CLIL, cioè con l’insegnamento di contenuti in lingua straniera: «Uno per la conoscenza degli ambienti protetti della Sicilia Sud-orientale, uno per la conoscenza delle tradizioni popolari in Sicilia e infine uno studio delle istituzioni europee», mentre una parte della somma sarà destinata all’acquisto di nuove tecnologie, per sostituire, ad esempio, i «computer obsoleti».
Un po’ come l’istituto comprensivo Maria Montessori di Caltagirone, che propone il progetto Una scuola competente, con otto moduli di trenta ore ciascuno «rivolti ognuno ad un gruppo di 20 allieve ed allievi delle otto classi della scuola primaria e della secondaria di primo grado dell’istituto». In particolare, fanno sapere dalla scuola, «tre sono finalizzati al miglioramento delle competenze di base in lingua italiana» per le classi prime, seconde e quarte primarie, «uno, dal titolo Matematica in gioco, riguarda la competenza matematica (classi quinte primaria), altri quattro sono moduli tematici: uno di lingua inglese per le classe seconde della secondaria, uno di ceramica per le classi terze della primaria; uno di arte attraverso la crossmedialità ed uno di coding e robotica per le classi della scuola secondaria». È previsto anche un modulo per i genitori, «finalizzato a coinvolgere maggiormente le famiglie».
All‘istituto professionale di Bagheria Salvo D’Acquisto le forze si concentrano sulla lotta alla dispersione scolastica. «Abbiamo ottenuto dei buoni risultati – spiega a MeridioNews il professore Maiullari – grazie ai laboratori». Che adesso verranno rilanciati grazie al progetto Insieme si può! Una comunità unita per l’inclusione tra tradizione e innovazione, finanziato dalla Regione per un importo pari 192.270 euro, da dividere con altre due scuole che fanno parte della stessa rete: i comprensivi Ciro Scianna di Bagheria e Guastella di Misilmeri. L’istituto superiore Salvo D’Acquisto proporrà rientro a scuola nel pomeriggio e attività in laboratorio «riferite allo studio del territorio, della matematica e delle scienze – continua il docente – ci sarà un primo approccio col territorio e con i beni artistici che possiede, dalle ville di Bagheria a quelle del Palermitano, dopodiché i ragazzi realizzeranno dei murales a tema all’interno delle classi, ognuna di esse rappresenterà il territorio che ci circonda. Ci saranno anche delle aule dedicate alle scienze – precisa Maiullari – con disegni che raffigureranno formule chimiche, formule matematiche. Insomma, gli ambienti scolastici diventeranno una sorta di museo».