San Nullo, quando a pulire il parco sono i pregiudicati Legambiente: «Modo di ricucire strappo con società»

Insieme per Ri-cucire. Si
chiama così il progetto realizzato
dal circolo catanese di
Legambiente
in collaborazione
con l’ufficio distrettuale di
educazione penitenziaria
esterna
(Udepe), «per la
ricucitura dello strappo
tra soggetti che hanno tradito il patto di legalità con la società
commettendo un reato
», dice Viola Sorbello, presidente dell’associazione ambientalista. 

Dalla mobilità sostenibile all’energia
alternativa fino al mare e alle
problematiche idrogeologiche
dovute all’urbanizzazione
selvaggia
. Queste le tematiche
trattate nei due incontri
formativi del 5 e del 19 novembre da docenti
universitari, ingegneri e architetti. Lezioni aperte – appunto – anche ai condannati
sottoposti all’affidamento in prova ai
servizi sociali
. «Si tratta di circa 13 persone, che hanno commesso
soprattutto reati contro il
patrimonio
– precisa Sorbello che oltre a essere rappresentante di Legambiente è anche un’avvocata – Con questo progetto si realizza
un risarcimento
alla società
in termini di
riparazione del danno, visibile
anche dai cittadini. Esattamente
come la sarta che ricuce lo
strappo
, tornando al nome del
programma».

Il progetto si concluderà
con la pulizia del parco degli
Ulivi
, nel quartiere San Nullo, segnalato dai
residenti a Legambiente come
luogo di degrado e di abbandono. L’esito positivo della
partecipazione al corso dopo il
recupero del parco consentirà ai
condannati in via definitiva di
scontare la pena e di
estinguerla, evitando la
carcerazione
. «È anche questa la funzione delle
misure alternative alla
detenzione – sottolinea Sorbello – a cui si unisce la
risocializzazione del condannato,
come sancito dalla nostra
costituzione: per questo
abbiamo voluto un progetto
rivolto a tutti 
con la
partecipazione di molti
insegnanti, spesso referenti per
l’ambiente nei loro istituti».

Un progetto di cura ambientale
ma anche una sfida, che porta il
tema dell’ambiente tra chi vive in realtà difficili. «Le lezioni non sono
state per nulla accademiche: i
nostri relatori hanno utilizzato
un linguaggio semplice per
spiegare l’emergenza di salvare
il pianeta
– spiega la presidente – mostrando immagini
con barche tra rifiuti e pesci
morti per averli ingoiati
.
In passato abbiamo già pulito
altri parchi, adesso puntiamo anche al recupero delle
periferie
: il verde urbano
catanese è molto basso, come
documentato dal report Ecosistema urbano». L’iniziativa di pulire il parco degli Ulivi è organizzata in concomitanza con la giornata nazionale Puliamo il
mondo
, prevista il 25
novembre. 


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