San Berillo, gestori di un parcheggio fanno ricorso Sospeso il decreto del Comune che liberava l’area

Nella travagliata vicenda del risanamento del quartiere San Berillo, che accompagna la storia di Catania da metà del secolo scorso, un nuovo granello di sabbia è finito tra gli ingranaggi del progetto. La notizia è arrivata, a metà della scorsa settimana, all’ufficio legale di Palazzo degli elefanti e riguarda la decisione del Tar di accogliere la richiesta di sospensione del decreto con cui il Comune, a settembre, ha ordinato ai titolari della ditta che gestisce un parcheggio all’angolo tra via Luigi Sturzo e via Luigi Rizzo di liberare l’area. Il provvedimento era stato emesso su richiesta della Istica, l’Istituto immobiliare di Catania a cui spetta la realizzazione del parcheggio interrato e dell’area a verde sovrastante nell’ambito della convenzione che nel 2012 fu stipulata, oltre che da Istica e dal Comune, anche dalle società Cecos e Risanamento San Berillo. Le quote della prima sono totalmente in mano alla stessa Istica, mentre Risanamento San Berillo è controllata da Tecnis, la società un tempo tesoro di Mimmo Costanzo e Concetto Bosco Lo Giudice e poi finita al centro dell’inchiesta per la bancarotta fraudolenta.

I gestori del parcheggio, però, si sono opposti al decreto in virtù di un contratto di locazione siglato proprio con Istica che scade nel 2025. «I miei assistiti sono i primi a ritenere importante l’opera pubblica di risanamento del rione San Berillo e la loro istanza non nasce da una volontà ostruzionistica – dichiara a MeridioNews l’avvocato Fabio Greco – però ritengono ingiusto dovere liberare l’area senza preavvisi e garanzie di indennizzi, che consentirebbero loro di proseguire l’attività altrove». In realtà, nella lettera con cui il presidente del consiglio d’amministrazione di Istica Aldo Palmeri ha chiesto al Comune di emettere il decreto di occupazione d’urgenza non preordinata all’esproprio si menziona la «disponibilità a sopportare i costi per gli eventuali relativi indennizzi», ma stando a quanto sostenuto dall’avvocato Greco finora nessuna proposta sarebbe stata formulata agli affittuari.

Con l’ordinanza, il Tar ha sospeso l’efficacia del decreto del Comune, rinviando a maggio dell’anno prossimo l’udienza per la trattazione del merito del ricorso. Fino ad allora, quindi, il progetto di Istica rimanere congelato. L’Istituto immobiliare di Catania, che da qualche anno è sotto la direzione di Capital Dev – società romana già del gruppo Parnasi e oggetto degli investimenti effettuati in Italia dal magnate ceco Radovan Vitek – aveva motivato la richiesta al Comune sottolineando che «ai sensi dell’articolo 8 della convenzione (quella del 2012, ndr) tutte le opere pubbliche e di urbanizzazione vanno ultimate entro i termini previsti dalla convenzione urbanistica predetta». La stessa fissa in cinque anni dall’approvazione del progetto esecutivo il termine per la fine dei lavori. Che, nel caso del parcheggio interrato, significa il 2025, essendo stata validata la progettazione a ottobre dello scorso anno.

Ma se, sulla disputa con i locatari del piazzale da trasformare in area a verde, da Palazzo degli elefanti trapela fiducia sulla possibilità di trovare una celere soluzione, un inghippo più consistente potrebbe arrivare dal fronte della gara d’appalto. Al Tar, nei giorni scorsi, è stato discusso un ricorso condiviso da Ance Sicilia. L’associazione che riunisce i costruttori chiede l’annullamento del bando e del disciplinare di gara, che sarebbero stati viziati da elementi che «determinano l’evidente incongruità e non remuneratività della base d’asta, rendendo estremamente gravoso e difficoltoso formulare un’offerta sostenibile, remunerativa e seria».

A riguardo, a settembre MeridioNews aveva dedicato un approfondimento alla procedura di gara sottolineando come, a fronte di una base d’asta di oltre undici milioni, fossero state presentate soltanto cinque offerte. Due delle quali riconducibili alla famiglia di imprenditori Capizzi, che già hanno lavorato alla riqualificazione di corso dei Martiri, a poche centinaia di metri da dove sorgerà il parcheggio interrato. In attesa di conoscere la decisione del tribunale amministrativo, la gara va avanti: dopo l’individuazione della proposta migliore in quella delle imprese Ingegneria Costruzioni Colombrita e Consorzio Stabile Progettisti Costruttori, la commissione attende la verifica della congruità dell’offerta, dopo che la stessa è risultata anomala.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]