I carabinieri hanno bloccato un 19enne incensurato originario di Paternò. Il giovane sarebbe entrato nei locali dell'istituto comprensivo Don Bosco per poi scardinare la porta dell'aula di informatica. Durante le vacanze natalizie nella scuola sono stati rubati 13 computer
S. Maria di Licodia, tentato furto in una scuola Cerca di rubare stampante e proiettore, fermato
Un incensurato di 19 anni è stato arrestato stanotte dai carabinieri di Santa Maria di Licodia. Il giovane è accusato di tentato furto aggravato, commesso ai danni dell’istituto comprensivo Don Bosco di via Solferino. Da quanto ricostruito dai militari, il 19enne sarebbe entrato dentro l’edificio poco prima dell’una di notte; il giovane, forzando una finestra al primo terra dell’edificio, si è diretto verso l’aula informatica. Dopo aver smontato i cardini della porta, avrebbe tentato di portare via una stampante e un proiettore. Il 19enne, però, probabilmente era all’oscuro del fatto che la scuola è dotata di un sistema antintrusione collegato con le forze dell’ordine, e ha fatto scattare l’allarme.
Sul posto in pochi minuti si sono dirette tre pattuglie dei carabinieri che hanno circondato la scuola. L’aspirante ladro, notando l’arrivo dei militari, avrebbe tentato di fuggire a piedi, nascondendosi prima tra gli alberelli dell’area a verde dell’istituto. I carabinieri sono riusciti a bloccarlo dopo circa 500 metri. Non è da escludere che il giovane incensurato, residente a Paternò, sia arrivato sul posto a bordo di un’auto condotta da un complice. La refurtiva è stata riconsegnata al dirigente scolastico della Don Bosco, Luciano Maria Sambataro.
Nella mattinata di oggi si è svolta a Catania l’udienza di convalida dell’arresto. Disposta la scarcerazione, il 19enne resta indagato a piede libero. L’istituto comprensivo Don Bosco qualche giorno prima delle vacanze natalizie era stato visitato per ben due volte dai ladri, i quali hanno rubato complessivamente 13 computer.