Come anticipato da MeridioNews, l’udienza di oggi del processo d’Appello a Palermo per peculato nella vicenda delle spese pazze all’Ars che vede imputato il sindaco sospeso di Catania Salvo Pogliese è stata una falsa partenza. In primo grado è già stato condannato a quattro anni e tre mesi e, per questo, in applicazione della legge Severino, è stato sospeso. Un rinvio dell’udienza dovuto a un «difetto di notifica dell’atto di Appello all’imputato», come aveva già spiegato al nostro giornale l’avvocato Giampiero Torrisi che assiste Pogliese. Così, tra un periodo cuscinetto (che inizia il 15 luglio) e la sospensione feriale dei tribunali nel mese di agosto, tutto è stato rinviato all’inizio di ottobre.
Quattro mesi in cui sono in molti a temere un’immobilismo amministrativo e politico in città e a chiedere e attendere le dimissioni di Pogliese. Lui stesso ci pensa da mesi. E ne aveva anche discusso in una riunione privata con la sua vecchia giunta convocata fuori da Palazzo degli elefanti il giorno dopo la decisione della prefetta di Catania Maria Carmela Librizzi che – dopo il reintegro arrivato in seguito alla prima sospensione – lo aveva sospeso di nuovo. Al tribunale di Palermo tutto è rimandato tra quattro mesi.
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