Rino Formica: “In Italia sta trionfando la P2 di Gelli”

PER L’EX MINISTRO SOCIALISTA CI SAREBBE UN “PATTO OCCULTO” TRA RENZI E BERLUSCONI. E CI SAREBBE, SOPRATTUTTO, L’OMBRA DELLA MASSONERIA

L’Italia nelle mani della Massoneria? Ne è convinto l’ex Ministro socialista, Rino Formica, un uomo schietto, abituato a dire sempre quello che pensa. E oggi pensa che, con un patto tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi, si stia portando a compimento il progetto della P2 di Licio Gelli.

“Dopo 35 anni vedo realizzarsi il programma di Rinascita Nazionale del toscano Licio Gelli”, dice Formica al sito Sussidiario.net. L’ex Ministro spiega “la crisi di governo è in realtà una crisi di sistema, con un’accumulazione di detriti che ci portiamo dietro da vent’anni, e in un’epoca come la nostra, nella modernità di questi tempi, vent’anni equivalgono più o meno a due secoli dei tempi passati. La crisi è di sistema e si continuano ad affrontare gli effetti, non le cause”.

Formica parla di una “maggioranza occulta”, frutto – l’abbiamo già accennato – di un accordo tra Renzi e Berlusconi, due politici che, a parte l’età diversa, hanno qualche importante punto in comune.

Cosa? Il Cavaliere e il nuovo capo del Governo “non sopportano i corpi intermedi, non hanno un’idea della democrazia partecipativa, e vogliono semplificare senza riguardo usando, solamente al momento, forze politiche medio-piccole che esistono ancora oggi in Parlamento”.

Di fatto, Formica dà ragione a chi, in queste settimane ha sempre sostenuto che la ‘scissione’ tra Berlusconi e Alfano è una sceneggiata. Angelno, in parole semplici, avrebbe dato vita al Nuovo centrodestra democratico su input del Cavaliere per appoggiare Renzi, senza sputtanare la nuova Forza Italia.

Resta da capire perché il patto “occulto” tra Berlusconi e il nuovo esecutivo (che poi, volendo, tanto occulto non è, se è vero che lo stesso Cavaliere ha annunciato “un’opposizione responsabile al Governo Renzi) dovrebbe condurre alla P2 del ‘Venerabile’ Gelli.

La risposta risiederebbe nel programma di governo di Renzi. E, in particolare, su tre punti:  intesa a due per l’elezione del Presidente della Repubblica, puntando su Mario Draghi; elezioni politiche entro un anno con una legge elettorale che consenta l’eliminazione dei partiti medio-piccoli e l’emarginazione del Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo; infine, la modifica della forma dello Stato attuale mediante la totale manomissione della Costituzione del 1948.

“Non un golpe” spiega Formica “ma la risposta a ciò che chiedono i mercati. E questo mi sembra la fotocopia del programma di Gelli: non esistono più maggioranze catto-comuniste, ma catto-massoniche”.

 

 


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