Sul dibattito intorno alla proposta dell'associazione degli enti formativi, forma sicilia, pubblicata nei giorni scorsi dal nostro giornale, ha assunto una posizione ufficiale anche il sindacato snals/confsal. In un documento fatto pervenire al nostro giornale il sindacato ha voluto portare a conoscenza dell'opinione pubblica idee e proposte che, in parte, coincidono con quelle degli enti formativi.
Riforma della formazione professionale, le proposte dello Snals
Sul dibattito intorno alla proposta dell’associazione degli Enti formativi, Forma Sicilia, pubblicata nei giorni scorsi dal nostro giornale, ha assunto una posizione ufficiale anche il sindacato Snals/Confsal. In un documento fatto pervenire al nostro giornale il sindacato ha voluto portare a conoscenza dell’opinione pubblica idee e proposte che, in parte, coincidono con quelle degli Enti formativi.
Dopo la condivisione espressa dall’Unione lavoratori liberi sulla proposta avanzata dal Presidente di Forma Sicilia, Paolo Genco, anche lo Snals quindi ha espresso il proprio favore. Di cosa si tratta? L’idea del Presidente dei datoriali, Paolo Genco, è quella di trasferire la gestione del personale, assunto a tempo indeterminato entro il 31 dicembre 2008 nella formazione professionale, in un’apposita Tesoreria Unica presso il Servizio gestione e controllo creato dall’assessorato regionale Istruzione e Formazione professionale.
Dal coordinamento regionale dello Snals apprendiamo che, a partire dal 2010, il sindacato, firmatario del Contratto collettivo di lavoro della categoria ha denunciato le difficoltà economiche degli Enti e la crisi finanziaria del settore formativo. Inoltre lo Snals Confsal, oltre ad unopera di denuncia, ha formulato la proposta di istituire unAgenzia del servizio e del personale. A parere del responsabile regionale dello Snals per la formazione professionale, Giuseppe Milazzo, alla Regione siciliana spetta il compito di gestire in modo diretto il sistema della Formazione professionale ed istituire un Ente capace di formulare proposte progettuali su base territoriale e provinciale.
La proposta si svilupperebbe in nove province con altrettanti enti territoriali capaci di progettare corsi in base alla reale richiesta degli allievi e del mercato del lavoro rappresentato territorialmente. Tra le proposte dello Snals, quella di aggiornare in modalità telematica lAlbo unico del personale in attuazione a quanto previsto dallart. 14 della legge regionale 6 marzo 1976 in favore sempre del personale assunto entro il 31 dicembre 2008 con contratto a tempo indeterminato. Inoltre, per Milazzo è necessario “far transitare tutto questo personale nella citata Agenzia interamente pubblica, o ad ampia partecipazione pubblica”.
E’ proprio questa proposta che avvicina la posizione del sindacato a quella di Forma Sicilia. Pensare ad un’Agenzia ben si lega con l’idea di una Tesoreria unica col compito di erogare retribuzioni agli operatori della formazione e la diaria agli allievi.
Sono diverse le idee che emergono dalla lettura del documento sindacale pervenuto in redazione. Riportiamo un passaggio della relazione. “L’attività formativa potrebbe essere svolta presso le istituzioni pubbliche: Università degli studi, Istituzioni scolastiche, immobili comunali e provinciali cagionando un notevole risparmio delle risorse pubbliche”. Inoltre, la riforma radicale del settore, si rende necessaria, secondo il sindacato, per restituire funzionalità al servizio”.
“Non è possibile – sottolinea Milazzo – che i lavoratori attendano anche dodici, in taluni casi anche sedici mensilità di retribuzione e si rechino al lavoro con i soldi prestati dalle banche e dalle finanziarie che pretendono tassi di interesse eccessivi”.
Lo Snals Confsal ha registrato nei giorni scorsi prese di posizioni molto importanti sia da parte del presidente della Regione, Rosario Crocetta, sia da parte dellassessore regionale alla Formazione professionale Nelli Scilabra.
Il presidente della Regione Crocetta ha annunciato una riforma radicale del settore e lo Snals si è dichiarato pronto a confrontarsi apertamente con il Governo ed ha già chiesto un incontro sulle emergenze. Però per Milazzo, il primo gesto auspicato dal Governo è quello di intervenire per introdurre un meccanismo di erogazione in modo diretto degli stipendi al personale. Un modo potrebbe essere quello di farlo attraverso il supporto dei Servizi Uffici Provinciali del Lavoro, in applicazione della legge regionale n. 12 del 22 aprile 1987.