Regione, i dirigenti dei Beni culturali sul piede di ‘guerra’

dal Dirsi (Associazione dei dirigenti della Regione siciliana)
riceviamo e volentieri pubblichiamo

Trascorsi più di 40 giorni senza alcun riscontro alle diffide nei confronti del Dirigente Generale del Dipartimento dei Beni Culturali ed Identità Siciliana e del Dirigente Generale del Dipartimento Funzione Pubblica e del Personale, questa Organizzazione Sindacale si è vista costretta a proclamare lo stato di agitazione dei dirigenti dei BBCC. ed IS che da quasi 12 mesi prestano la propria attività lavorativa senza la stipula dei contratti individuali di lavoro.

In data 6 c.m. si è svolta l’assemblea dei Dirigenti dei BBCC ed IS presso la sede del Dipartimento con all’ordine del giorno le problematiche relative alla contrattualizzazione dei Dirigenti del suddetto Dipartimento a seguito del subentro del D.G. ing. Giglione.

Nel corso dell’assemblea sindacale si è discusso della situazione attualmente in essere all’interno del Dipartimento, rappresentando lo stato dell’arte.

La nostra Associazione ha voluto mettere in risalto la particolare criticità dovuta ai continui ritardi e rinvii della fase di contrattualizzazione dei circa 230 dirigenti ai quali è stato attribuito esclusivamente la preposizione delle strutture, senza procedere alla dovuta sottoscrizione dei contratti, così come prevedere il C.C.R.L. della dirigenza attualmente vigente.

Tali ritardi sono stati già evidenziati con le nostre precedenti diffide, cadute nel vuoto, alle quali il D.G. non solo non ha fornito alcuna risposta, ma non ha neanche ritenuto di convocare questa O.S. rappresentativa della categoria dei dirigenti, per affrontare le problematiche relative alle gravi conseguenze che potrebbero derivare dall’imminente chiusura dell’esercizio finanziario, con l’inevitabile conseguenza della perdita delle somme non impegnate nel corso dell’esercizio 2014.

Durante l’assemblea sindacale i dirigenti del Dipartimento BBCC e IS hanno evidenziato lo stato di grave disagio e di malessere in cui si trovano, che si manifesta inevitabilmente nell’espletamento dell’attività lavorativa e nell’esercizio delle delicate funzioni da svolgere che, alla luce della riforma sull’ordinamento della dirigenza, oramai in vigore da oltre un decennio, attribuisce agli stessi oltre all’adozione di una serie di atti e provvedimenti che impegnano l’amministrazione verso l’esterno, anche la responsabilità dell’attività amministrativa, della gestione e dei relativi risultati.

Tale assurda situazione, al limite di ogni possibile immaginazione, si configura come una netta e palese disparità di trattamento dei dirigenti del Dipartimento BBCC e IS con tutti gli altri dirigenti dell’Amministrazione Regionale che regolarmente percepiscono le indennità di posizione, a seguito del conferimento dell’incarico e della contestuale sottoscrizione del contratto di diritto privato, realizzandosi anche una penalizzazione non solo della propria dignità professionale, ma anche della situazione economica determinata dagli emolumenti dovuti e non percepiti che espone la categoria, in questa situazione di grave crisi, a conseguenze non del tutto prevedibili.

L’assemblea sindacale ha anche individuato le forme di lotta e di rivendicazione nel rispetto delle vigenti regole contrattuali ed amministrative come immediata conseguenza della proclamazione dello stato di agitazione, di seguito indicate:

1. proclamazione di una giornata di sciopero;

2. possibilità di adire le vie legali contro l’Amministrazione per il mancato rispetto delle regole contrattuali che prevedono l’immediata stipula del contratto contestualmente alla preposizione della struttura, anche attraverso una class-action ed eventuali denunce penali relative all’ipotesi di abuso di ufficio;

3. limitazione dell’attività lavorativa di ciascun Dirigente esclusivamente alle funzioni istituzionali derivanti dal funzionigramma soltanto nelle canoniche ore di lavoro;

4. attribuzione al D.G. della firma degli atti e provvedimenti amministrativi che sono stati delegati ai dirigenti in sede di contratto e che non sono espressamente previsti nelle funzioni della struttura cui i medesimi dirigenti sono stati preposti.

È stata indetta la votazione per la proclamazione dello sciopero approvato dalla quasi totalità dei presenti, procedendo, a seguito della decisione presa in assemblea, alla divulgazione per la condivisione degli altri Dirigenti dei BB.CC e IS tramite e-mail., con riscontro urgente stesso mezzo.

Questa O.S. è venuta a conoscenza nelle ultime ore della Circolare N.21/2014 del 9/10/2014 avente ad oggetto “Organizzazione del Dipartimento, sede centrale ed articolazioni periferiche con particolare riferimento alle posizioni dirigenziali. Applicazione delle legge regionali n.80/77, n.116/80, n.10/2000, n.19/2008 e DPRS 12/2009 e loro s.m.i.” emanata dal Dirigente Generale del Dipartimento BBCC e IS con cui vengono formulate alcune precisazioni sulle funzioni della dirigenza a causa della diffusa non corretta interpretazione dell’ordinamento regionale da parte dei destinatari e cioè dei dirigenti delle strutture intermedie centrali e periferiche.

Questa O.S. non può esimersi dall’apprezzare la circostanza della perfetta, o quasi, conoscenza da parte del Dirigente Generale delle norme che disciplinano l’ordinamento della dirigenza regionale facendo parte della categoria. L’elencazione degli articoli della L.R. n.10/2000 è senz’altro utile non solo nei confronti dei diretti interessati e cioè i Dirigenti preposti ai Servizi Soprintendenza, ma anche per tutti gli altri dirigenti della sede centrale e delle sedi periferiche preposti ai diversi Servizi, Aree, ed Unità Operative che, come più volte ribadito, continuano a prestare la loro attività dirigenziale, malgrado dal mese di novembre 2013 non hanno sottoscritto il contratto di diritto privato assistendo così giorno dopo giorno alla mancata applicazione delle previsioni contenute nella L.R. n.10/2000.

Questa O.S. invece non può non rimarcare l’ennesimo tentativo di delegittimazione e compressione delle prerogative dirigenziali annullandone le competenze e responsabilità, dal momento che il Dirigente Generale assume l’articolazione determinata dalla L. R. n. 10/2000 come “gerarchicamente discendente” negando ogni validità esterna all’attività dei dirigenti preposti alle Unità Operative.

Per quanto sopra, con la presente questa O.S. conferma lo stato di agitazione per il mancato rispetto delle leggi e delle regole contrattuali che provocano un diffuso stato di disagio percepito da parte di tutti i Dirigenti dei Beni Culturali e annuncia l’attivazione delle procedure per dichiarare lo sciopero nel rispetto delle norme vigenti in materia.

(questa lettera è stata inviata al Governo della Regione e all’alta burocrazia regionale) 


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