Firmato il contratto, i 429 assunti da Anpal stanno affrontando la prima parte del percorso per accompagnare i beneficiari del sussidio nella ricerca di un lavoro. Dopo la fase di teoria entreranno nei centri per l'impiego per la parte sul campo
Reddito di cittadinanza, a scuola coi navigator siciliani La formazione sarà completata da casa con moduli online
Duecento ore, sedici moduli, quattro mesi di percorso formativo, integrato tra web, aule di studio e training on the job. È un’estate particolarmente calda quella che stanno affrontando i 429 navigator siciliani assunti da Anpal Servizi.
Figure che, nel difficile mondo del lavoro, accompagneranno i beneficiari del reddito di cittadinanza nella ricerca di un’occupazione. Ma per riuscirci dovranno prima essere a loro volta istruiti dai docenti di Anpal Servizi. I giovani laureati, che a inizio mese hanno firmato il contratto con l’azienda di servizi, ammettono di doversi ancora orientare.
Dopo l’incontro del primo agosto nell’aula magna del dipartimento di Scienze economiche dell’Università di Palermo per il cosiddetto kick off (il calcio d’inizio alla presenza del presidente nazionale di Anpal Mimmo Parisi), i navigator, questa volta in gruppi più piccoli, sono stati convocati dal 5 al 9 agosto nelle sedi dei centri per l’impiego di Palermo, Catania e Messina per l’introduzione ai primi quattro dei 16 moduli di cui è composto il percorso formativo. Dopo un momento introduttivo, ai giovani sono stati forniti username e password per accedere alla piattaforma informatica e completare la prima parte della formazione online.
«I primi moduli – racconta una navigator – servono più che altro a conoscere la struttura aziendale, che è molto più grande e complessa di quanto non appaia dall’esterno, e a darci le nozioni di base in materia economica, di diritto del lavoro, norme legate al reddito di cittadinanza, sicurezza informatica».
Moduli che i navigator potranno completare da remoto, nei modi e nei tempi che vorranno, entro la fine di agosto. Il sistema registra l’orario di accesso alla piattaforma informatica e calcola il tempo trascorso nello studio dei singoli argomenti, verificando anche che l’utente abbia preso visione del documento per intero. Alla fine viene somministrato un quiz telematico e in caso di esito positivo si passa al modulo successivo.
«A partire dal primo settembre – racconta un altro giovane assunto – inizierà la seconda parte della formazione, questa volta nei centri per l’impiego, dove apprenderemo sul campo il lavoro dei funzionari degli uffici e nello specifico ci occuperemo di accoglienza e profilazione dei beneficiari del reddito».
«Il resto è ancora un po’ nebuloso – ammette una terza assunta – non sappiamo in effetti chi dovrà fare cosa. Credo che al di là della formazione trascorreremo poco tempo nei centri per l’impiego e staremo più che altro insieme ai beneficiari del reddito. È un work in progress, sono convinta che entro qualche mese avremo più chiaro il nostro ruolo. In sintesi – conclude un giovane – stiamo creando una nuova professione, l’impegno è alto e ognuno cerca di dare un contributo. Mancava del tutto una figura del genere, se ben implementata porterà indubbi vantaggi».
I 429 siciliani vincitori del concorso, che si è svolto a Roma dal 18 al 20 giugno, sono prevalentemente avvocati (o laureati in corsi di laurea in materia giuridica) e in maggioranza donne. La platea di cui dovranno occuparsi è formata dagli oltre 154mila beneficiari del reddito di cittadinanza nell’Isola. A Palermo sono in 125 i navigator, 100 gli assunti a Catania, 45 a Messina, 35 rispettivamente a Trapani e Agrigento, 31 a Siracusa, 24 a Caltanissetta, 21 a Ragusa, 13 infine a Enna.