L'operazione effettuata questa mattina in diverse località della provincia ha portato alla luce le attività di diversi gruppi accusati di avere creato un business basato sulla cessione di droga anche ad adolescenti. Marijuana e cocaina venivano portate dal capoluogo etneo e dal quartiere palermitano. Guarda le foto degli arrestati
Ragusa, gli affari nello spaccio degli stupefacenti Diciotto arresti, gli acquisti a Catania e Brancaccio
Diciotto arresti, quasi quaranta persone indagate. L’operazione antidroga Flipper, condotta dai carabinieri di Ragusa con la collaborazione dei Cacciatori di Sicilia e del nucleo elicotteri, è riuscita a smantellare la rete criminale dedita alla vendita di sostanze stupefacenti nel comprensorio ragusano. Gli affari riguardavano principalmente le piazze di Ragusa, Comiso e Santa Croce Camerina.
Partendo da questa efficace azione di repressione e dalle richieste di
aiuto dei genitori, preoccupati dall’incremento dello smercio degli stupefacenti nelle villette e piazzette pubbliche della parte alta di Ragusa, è stato avviato un lavoro investigativo ad ampio raggio che ha permesso di accertare numerosi episodi di spaccio all’interno della villetta di via Zancle e localizzare dei laboratori di spaccio, realizzati in cantine e garage, dove veniva custodita la merce e dove spesso si effettuavano anche gli scambi. Successivi periodi di osservazione e pedinamenti hanno portato all’individuazione di altri ragazzi coinvolti nell’illegale commercio sulla piazza di Ragusa, come i pregiudicati Daniele Vasquez ed Enrico Scenna, con quest’ultimo che avrebbe usufruito della collaborazione del figlio Vincenzo. Il commercio riguardava tanto la cocaina che la marijuana. Per quanto riguarda Vasquez, i militari hanno ricordato che per non consentire ai carabinieri di trovarlo in possesso della droga, che nascondeva nelle parti intime, l’uomo non avrebbe esitato a investire un militare col motociclo sul quale viaggiava. Dalle indagini è emerso che la droga veniva comprata a Catania: è il caso di Alandro Maloku e Alessandro Avola, arrestati entrambi mentre tornavano dal capoluogo etneo trasportando mezzo chilo di marijuana.
La rete degli spacciatori arrivava, come detto, fino a Comiso, dove i militari hanno fermato il pregiudicato
Ayman Sokmani, già tratto in arresto in flagranza di reato per spaccio di stupefacenti e tramite il quale si è giunti al canale di approvvigionamento di hashish e marijuana. I pregiudicati Francesco Cilenti e Marian Lucian Codreanu, rumeno, sarebbero stati invece deputati alla cessione degli stupefacenti ai più giovani, anche ad adolescenti.
A gestire il commercio lungo la fascia costiera di
Santa Croce Camerina sarebbe stato, invece, Mario Dinicola, anche lui pregiudicato. L’uomo avrebbe rifornito diverse persone tra i quali i magrebini che smerciava soprattutto hashish e cocaina, di cui approvvigionava svariati individui, tra cui i magrebini Fathi Grami e Ouadhah Hassen. Il commercio in questo caso avrebbe portato introiti di oltre 2.500 euro settimanali. In questo caso a fornire la droga sarebbe stato il pluripregiudicato mazzaronese Vito Lo Magno, soggetto in grado di smuovere cospicui quantitativi di hashish – anche superiori ai tre chili – intessendo trattative con trafficanti del quartiere Brancaccio di Palermo.
I nomi degli arrestati
FERRERA ANDREA, classe 1987, ragusano;
FERRERA MIRKO, classe 1994, ragusano;
MALOKU ELVIS, classe 1998, albanese;
MALOKU ALANDRO, classe 1996, albanese;
AVOLA ALESSANDRO classe 1980, ragusano;
VASQUEZ DANIELE, classe 1977, ragusano;
SCENNA ENRICO, classe 1980, ragusano;
DINICOLA MARIO, classe 1974, ragusano;
LO MAGNO VITO, classe 1969, calatino;
LEONE CARMELO, classe 1976, ipparino;
GAROZZO ALESSIO, classe 1991, ragusano;
SCENNA VINCENZO, classe 1999, ragusano;
CILENTI FRANCESCO, classe 1987, casmeneo;
CODREANU MARIAN LUCIAN, classe 1993, rumeno;
SOKMANI AYMAN, classe 1996, casmeneo;
ZISA GIOVANNI, classe 1968, camarinense;
HASSEN OUADAH, classe 1988, tunisino;
GRAMI FATHI, classe 1986, tunisino.